Civitanova (Macerata), 3 agosto 2024 – Identificato e denunciato il pirata della strada che aveva investito un ragazzo di 16 anni in scooter e poi era scappato lasciandolo a terra senza fermarsi e prestare aiuto. Si tratta di una 36enne residente ad Ascoli Piceno, rintracciata dai carabinieri del Radiomobile di Civitanova.
L’incidente era avvenuto la notte dell’8 luglio scorso, in via Principe di Piemonte. Il ragazzo era a bordo del suo Mbk Booster, quando era stato sbalzando al suolo. Era stato soccorso da alcuni passanti e dal 118 prima di essere trasportato in eliambulanza all’ospedale Torrette di Ancona; qui erano stati riscontrati una frattura del femore sinistro e un trauma facciale, con una prognosi di 60 giorni.
I carabinieri sono giunti alla 36enne dopo serrate indagini, condotte su alcune parti dell’auto rimaste sull’asfalto a seguito dell’urto, che hanno consentito di risalire al modello utilizzato: una Jeep Renegade. È stata incastrata anche dalle telecamere di videosorveglianza del luogo e delle zone limitrofe, che hanno permesso di ricostruire il percorso del suo veicolo, dopo che si era data alla fuga.
Fondamentale anche il supporto fornito dai carabinieri della stazione di Ascoli Piceno che, collaborando con i colleghi civitanovesi, hanno permesso di individuare il luogo dove era stato nascosto il veicolo dopo l’incidente. L’ascolana aveva già provveduto a farlo riparare, facendo sparire ogni segno dell’impatto con lo scooter, secondo le forze dell’ordine nel tentativo di sfuggire alle indagini e farla franca.
È stata denunciata alla Procura di Macerata. Ora dovrà rispondere di omissione di soccorso e lesioni personali aggravate dalla fuga. La Jeep è stata sottoposta a sequestro.
I carabinieri inoltre hanno identificato e denunciato all’autorità giudiziaria pure un’amica che si trovava con lei in auto al momento del fatto; l’accusa è favoreggiamento personale.
Le contestazioni mosse sono da ritenersi, allo stato, provvisorie, e la responsabilità penale potrà essere accertata solo all’esito del giudizio, ricordano come sempre gli inquirenti.