Porto Recanati (Macerata), 14 luglio 2014 - Ore di paura per un bambino di dieci anni, sequestrato dal padre nel corso di un incontro protetto. È successo venerdì mattina, in un piccolo centro dell’entroterra maceratese. L’uomo — peraltro si tratta di un soggetto già noto da tempo alle forze dell’ordine — dopo la separazione dalla moglie aveva ottenuto dal tribunale la possibilità di avere degli incontri protetti, alla presenza degli assistenti sociali, con il figlio, che era stato però affidato alla madre. Ma venerdì mattina, in occasione di uno di questi incontri, il genitore ha completamente perso la testa, ha minacciato l’assistente sociale che assisteva all’incontro ed è scappato via portando con sé il bambino.
Subito dal Comune è partito l’allarme per segnalare l’accaduto alle forze dell’ordine, e sono iniziate le ricerche del fuggitivo. Sono state ore di autentico terrore per la madre del piccolo, completamente all’oscuro di quelle che potessero essere le reali intenzioni dell’uomo. Dato che si sapeva che lui ha un domicilio a Porto Recanati, le prime ricerche si sono concentrate in quella zona. Ed è infatti lì che, dopo una fuga durata mezza giornata, lo hanno ritrovato i carabinieri della locale stazione. I militari lo hanno avvicinato con la massima cautela, per evitare scenate o gesti drammatici. E dopo un po’ l’uomo si è arreso a loro e ha lasciato andare il figlio. Il bambino è stato subito riaffidato agli assistenti sociali e poi alla famiglia; per fortuna non sembra sia rimasto troppo turbato dalla disavventura. Il padre, invece, dopo questo spiacevole episodio è stato denunciato per sottrazione di minore.
Paola Pagnanelli