Civitanova, 1 settembre 2024 – La caccia al bagnino è iniziata dopo le ordinanze emesse dalle Capitanerie di porto, quella di Civitanova compresa, per uniformarsi a direttive superiori e che impongono la presenza di bagnini di salvataggio in spiaggia fino a domenica 29 settembre. Gli stabilimenti che non lo faranno non potranno aprire gli ombrelloni. Finisce l’era dei cartelli affissi per avvertire i bagnanti che lo chalet è “a soli fini elioterapici”, messaggio che esonerava dall’ingaggio dei bay watch.
Le nuove direttive stanno mettendo in difficoltà gli operatori, chiamati ad affrontare maggiori costi, e chi fornisce il servizio di salvataggio, alle prese con grossi problemi organizzativi. Giuseppe Vaccina è tra i responsabili della Cluana Nantes, gestisce 250 dipendenti e copre un tratto di costa da Porto Sant’Elpidio a Portonovo.
“Il 70% sono studenti delle superiori a cui sta per iniziare la scuola e li perdiamo”, spiega per dare le dimensioni del problema. “Le modifiche avute a tre giorni dalle scadenze – spiega – ci hanno spiazzato. Il servizio era garantito fino al primo settembre, con dilazione all’8. Ora, le nuove ordinanze inguaiano regioni come Marche, Emilia-Romagna, Abruzzo, Lazio dove la stagione balneare termina a metà settembre”.
Lo scoglio è la carenza di personale. “Passo il tempo – spiega Vaccina – attaccato al telefono. Sto chiamando anche i ‘riservisti’, ragazzi e ragazze che avevo fino a due o tre anni fa, ma dobbiamo farcela. A noi lo sforzo organizzativo, agli chalet quello economico”. Riguardo alle novità dell’ordinanza “sono d’accordo – conclude – perché la sicurezza è tutto, ma la scelta dei tempi è sbagliata. Non si cambiano le regole a tre giorni dalla chiusura della stagione mettendo in difficoltà l’intero comparto turistico”.