Muore per un aneurisma a 52 anni, dona gli organi e salva tre vite

Il racconto di Anna Monaco, responsabile della rianimazione di Civitanova: "Trapiantati fegato e reni, ora i tessuti"

di Giorgio Giannaccini

Un terribile aneurisma è stato fatale per una 52enne di Potenza Picena che però, prima di essere strappata dall’affetto dei suoi cari, aveva espresso il desiderio di donare i propri organi. Un ultimo gesto d’amore che non è stato per nulla vano, perché a poche ore dalla sua morte sono stati prelevati fegato e reni, i quali hanno di fatto salvato una vita e aiutato tre persone gravemente malate. Il trapianto è stato fatto ieri notte all’ospedale di Civitanova. La donna era stata ricoverata domenica al reparto di rianimazione, in gravissime condizioni, dopo che era stata colpita da un aneurisma mentre si trovava a casa. Ma le sue condizioni sono presto peggiorate, tant’è che martedì pomeriggio i medici non avevano potuto far altro che constatarne la morte, a seguito degli accertamenti di rito. Tuttavia, da tempo la donna si era detta favorevole a donare i propri organi. Quindi, a stretto giro, è arrivata l’equipe sanitaria da Ancona che, in nottata, ha prelevato fegato e reni, per poi trapiantare quegli organi a tre pazienti diversi, che lottavano per la propria vita. A coordinare il tutto è stata la dottoressa Anna Monaco, responsabile del reparto di rianimazione dell’ospedale di Civitanova. "Non è sbagliato dire che grazie a questo atto di generosità sono state salvate tre vite – spiega la dottoressa Monaco –. Infatti il fegato è un organo essenziale, per questo la persona che ha ricevuto il trapianto continuerà a vivere, altrimenti non avrebbe avuto altre possibilità. Mentre i reni sono stati trapiantati nelle ore successive a due diversi pazienti. Non è un organo essenziale, ma entrambi potranno ora avere una qualità della vita migliore, oltreché vivere più a lungo. Inoltre, tale operazione è stata facilitata dal fatto che la donna si era espressa a favore della donazione degli organi già in vita, quando era andata in Comune a fare la carta di identità. Ciò garantisce in primis che la volontà del defunto venga rispettata, e poi snellisce l’iter". Ma non solo, perché sul corpo della donna verranno effettuati ulteriori prelievi che consentiranno di aiutare altri malati. "Nelle prossime ore, una equipe da Trento effettuerà il prelievo dei tessuti, importantissimi per effettuare svariate operazioni di chirurgia specializzata – aggiunge la dottoressa Monaco –. E, ancora, saranno estrapolate le cornee degli occhi, che verranno trasportate a Fabriano e utilizzate per permettere a qualcuno di vederci meglio".