LORENA CELLINI
Cronaca

Inquinamento del fiume Chienti, esposto in arrivo: “Vogliamo chiarezza”

Presto verrà inoltrato alla Procura da parte delle liste d’opposizione. Sotto la lente la tempistica dell’ordinanza

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Civitanova, 30 agosto 2023 – Un esposto sul caso dell’inquinamento della spiaggia sud e della ciclabile delle Chienti sta per essere inoltrato alla Procura della Repubblica di Macerata. Porta le firme di partiti e liste dell’opposizione di centro sinistra e chiede ai magistrati di verificare i comportamenti dell’amministrazione comunale in relazione all’analisi di rischio depositata a gennaio in Comune, firmata dal geologo Luciano Taddei, che certificava la presenza di sostanze cancerogene nel terreno di un’ampia zona tra il litorale e il parco fluviale.

La denuncia si sofferma sulle tempistiche adottate dall’amministrazione Ciarapica per emettere provvedimenti a tutela della salute pubblica. Sotto osservazione la tempistica trascorsa tra i giorni in cui venne depositata la documentazione all’Ufficio protocollo di Palazzo Sforza e l’emissione dell’ordinanza, avvenuta il 7 giugno, per impedire l’accesso nella zona B (porzioni di spiaggia antistanti il Tiro a volo) e il contatto con il terreno nella zona A (circostante la ciclabile), quindi anche il divieto di stendersi a terra.

La vicenda è stata al centro di un aspro confronto tra sindaco e opposizioni durante la seduta consiliare in cui le minoranze hanno chiesto alla giunta di spiegare gli atti adottati, o non adottati, nel periodo intercorso tra gennaio e giugno del 2023, quando in presenza di un documento che evidenziava rischi per la salute non vennero emesse misura di sicurezza fino all’ordinanza inserita nel sito internet del Comune.

Il sindaco si è sempre difeso respingendo l’accusa di inerzia, mentre per l’opposizione non sarebbe stato fatto tutto il necessario per tutelare la popolazione. Da qui la decisione di presentare l’esposto per chiedere alla Procura di valutare eventuali comportamenti contrari alla legge.

Sul caso dell’inquinamento, che si inserisce nell’ambito della contaminazione del Basso Bacino di Chienti, si è tenuta una conferenza dei servizi il 27 luglio, per analizzare la situazione, presenti anche dirigenti della Regione a cui è stata inviata l’Analisi di rischio affinché venga valutata in relazione alla realizzazione del ponte ciclopedonale sul Chienti, con inoltro della documentazione alla ditta appaltatrice dei lavori. Al tavolo della Conferenza dei servizi rilevato che "il rischio cancerogeno e tossico non è accettabile, sia per le area A e B" e preso atto degli esiti l’Arpam ha chiesto "un progetto di bonifica finalizzato a rimuovere i rischi evidenziati a ricondurre il rischio a un livello accettabile".