Civitanova, 27 ottobre 2020 - "Abbiamo riaperto il Covid center di Civitanova, attivando un modulo di terapia semintensiva, dove sono stati ricoverati 5 pazienti. Domani (oggi, ndr) attiveremo gradualmente quello di terapia intensiva sulla base delle necessità. L’obiettivo è rispondere tempestivamente all’aumento dei casi Covid e lasciare puliti gli ospedali di Macerata e Civitanova". Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Sanità, fa il punto della situazione. I primi pazienti, non a caso, arrivano proprio dal pronto soccorso degli ospedali di Civitanova e Macerata, ma nei prossimi giorni ne arriveranno altri anche dalle altre Aree vaste, visto che "l’astronave" è al servizio di tutte le Marche.
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"Per quanto riguarda il personale – prosegue Saltamartini – al momento arriva soprattutto da Civitanova e Macerata. Domani (oggi, ndr), comunque, incontreremo i sindacati ai quali presenteremo un piano strategico e con i quali discuteremo anche della liquidazione dell’indennità di rischio". Quanto al potenziamento dei posti di terapia intensiva, il neo assessore sottolinea che dei 105 nuovi posti previsti, in aggiunta ai 126 esistenti, ne sono stati attivati solo 14. "Se tutto va bene ne avremo altri 10 a Pesaro entro novembre e, poi, a seguire gli altri, in programma, oltre che a Pesaro, a Torrette, Jesi e San Benedetto". Ieri Saltamartini ha incontrato i rappresentanti dei medici di base e, poi, ieri sera, quelli dei farmacisti, per discutere di vaccinazioni antinfluenzali, di come potenziare le attività delle Usca, preziose per gestire l’epidemia sul territorio, e anche per verificare la possibilità di effettuare tamponi rapidi antigenici.
"Attualmente si fanno in media 2.000/2.500 tamponi al giorno – sottolinea –, ma la domanda è molto più elevata, circa 5mila tamponi. Su questo fronte attiveremo anche una postazione per ogni Area Vasta grazie al supporto di operatori sanitari militari". Sulla riapertura del Covid center di Civitanova è intervenuta anche Daniela Corsi, neo direttrice del dipartimento di emergenza – urgenza, evidenziando che per il primo modulo saranno impegnati 8 medici e 15 infermieri.