Denunciato dalla ex, è riuscito a dimostrare di non averla mai maltrattata, né perseguitata, un civitanovese 23enne. Il ragazzo aveva convissuto con una coetanea per qualche tempo. Poi lei aveva deciso di lasciarlo, e lui aveva provato a riconquistarla, inviandole dei fiori. Ma questi gesti forse avevano indispettito la ex, che lo aveva denunciato. La ragazza aveva detto ai carabinieri che il civitanovese la maltrattava di continuo con delle scenate di gelosia feroce, le limitava le uscite, le controllava l’abbigliamento, spesso l’aveva anche spintonata, facendole intendere che avrebbe potuto anche picchiarla. Aveva detto che il padre di lui l’avrebbe minacciata, per non farle lasciare il figlio, e che il ragazzo avrebbe continuato a perseguitarla anche dopo che lei se ne era andata dalla casa nella quale i due avevano convissuto. Ieri, per lui, si è tenuta l’udienza preliminare, in tribunale a Macerata. Al giudice Domenico Potetti, l’avvocato Celeste Riera ha prodotto una serie di elementi per dimostrare l’infondatezza delle accuse mosse dalla ragazza, tra cui le chat del cellulare che dimostravano l’assoluta libertà della ragazza, mai soggetta ad alcuna limitazione da parte del compagno. E il giudice ha condiviso la linea difensiva e ha dichiarato non doversi procedere per il civitanovese, senza neppure fare il processo.
pa. pa.