Ciarapica: "Necessari cambi in Parlamento"

Il capogruppo regionale del Pd. Mangialardi attacca Lega e FdI:. "Hanno illuso i balneari sicuri. di andare avanti con le proroghe"

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La soluzione proposta dal Consiglio dei Ministri in ordine alla direttiva Bolkestein non soddisfa il sindaco Fabrizio Ciarapica. "Non ho mai condiviso quella direttiva – dichiara – e mi sono sempre speso sulla materia attraverso un costante confronto con i rappresentanti delle concessioni demaniali, in presenza dell’assessore regionale Stefano Aguzzi e del senatore Gasparri di Forza Italia, parlamentare particolarmente impegnato per la tutela dei diritti dei balneari e dei portuali in contrasto alla legge comunitaria. In Consiglio comunale abbiamo anche approvato una mozione con cui si impegnano le istituzioni regionali, nazionali e comunitarie per salvare il settore balneare e portuale, e far sì che le concessioni balneari delle coste italiane siano estromesse dalla direttiva Bolkestein, facendo prevalere l’interesse nazionale sulle normative, come già accade in altri paesi europei. Ed in questa direzione, la proposta del Governo non è andata nella maniera che auspicavo". Ciarapica sottolinea poi il ruolo primario delle attività balneari e la sua importanza per l’economia locale, turistica e dell’accoglienza "che hanno contribuito a rendere Civitanova una delle città costiere più ambite e all’avanguardia dell’Adriatica, e da qui il suo appello ai parlamentari, "affinché il testo uscito dal Consiglio dei Ministri, che verrà discusso nell’ambito di un disegno di legge sulla concorrenza, venga modificato attraverso opportuni emendamenti, accogliendo le richieste a tutela delle migliaia di piccole imprese e dei tanti lavoratori del settore".

Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo regionale del Pd, Maurizio Mangialardi. "Non possiamo dichiararci soddisfatti rispetto all’emendamento al decreto legge Concorrenza – scrive – prevede un bando di gara per le concessioni balneari a partire dal gennaio 2024. L’approvazione da parte del Consiglio dei ministri è stato un atto dovuto, ma il Parlamento dovrà ora impegnarsi a fondo per cambiare un testo che rischia di innescare una profonda crisi sociale nel territorio con la cancellazione di centinaia di microimprese a conduzione familiare e migliaia di posti di lavoro". Mangialardi sottolinea l’importanza di tutelare gli investimenti realizzati nel corso degli ultimi anni per riqualificare le strutture. "È un punto ineludibile – dice – insieme alla necessità di offrire certezze gli operatori al fine di salvaguardare la prossima stagione estiva". Mangialardi accusa quindi la Lega e Fratelli d’Italia di avere le maggiori responsabilità della situazione, in quanto "hanno illuso per 15 anni i nostri operatori, facendo credere loro che sarebbe stato possibile andare avanti sine die con proroghe di ogni tipo".

g. f.