LORENA CELLINI
Cronaca

Civitanova, cartelloni in strada contro il sindaco

Manifesti dell’opposizione per chiedere le dimissioni, dopo la bocciatura in consiglio di due varianti

I manifesti apparsi in città con cui l’opposizione chiede le dimissioni del sindaco Ciarapica

I manifesti apparsi in città con cui l’opposizione chiede le dimissioni del sindaco Ciarapica

Civitanova, 14 novembre 2024 – “Sindaco dimettiti” è lo slogan sui manifesti affissi in città da partiti e liste di centro sinistra: lo hanno firmato Pd, Per Civitanova, Ascoltiamo Civitanova, Dipende da noi e Nuova Città.

L’iniziativa fa eco a quanto accaduto in consiglio comunale il 5 novembre, quando il centrodestra si è disgregato al momento del voto, consentendo a tutte le opposizioni (centro sinistra e civica Siamo Civitanova) e ai cittadini presenti in aula in rappresentanza della petizione di 4mila firme, di esultare per la bocciatura di due varianti al piano regolatore: Cristallo (per la costruzione di un supermercato sulla collina di Costamartina) e Agriforest (un insediamento produttivo in zona Piane Chienti, al confine con Montecosaro). Le conseguenze politiche hanno scosso la coalizione del sindaco Ciarapica, ora impegnata in confronti e chiarimenti, e il manifesto comparso ieri per le strade di Civitanova arriva a sottolineare il momento di difficoltà del centrodestra.

“La partecipazione dei cittadini ha vinto, il verde invece del cemento, e la maggioranza non esiste più. Il sindaco si dimetta” è il messaggio che sottolinea il capitombolo della coalizione di governo sulla politica urbanistica, rimasta con soli quattro voti favorevoli per la variante Cristallo e appena due per la Agriforest, e con un assessore – Roberta Belletti di Vince Civitanova – di fatto sfiduciata dal sindaco che, dopo il verdetto dell’aula, l’ha convocata senza preoccuparsi troppo di tutelare segretezza e contenuto dell’incontro, ovvero la sua preoccupazione per la gestione dell’urbanistica con la scelta di mettere il settore sotto la sua supervisione.

Uno schiaffo politico a Vince Civitanova, che in aula ha fatto dietro front sul voto delle varianti, esprimendosi per il no in scia a Fratelli d’Italia e lasciando il sindaco solo.

Ora il primo cittadino deve fare i conti con le conseguenze di quanto avvenuto in consiglio l’altra sera: un assessore dimezzato in casa e una rappresentanza consiliare falcidiata dalle uscite. L’ultima registrata è quella di Pierpaolo Turchi, che ha lasciato la lista civica per giocare da indipendente sempre nel centro destra; prima di lui, aveva lasciato la civica anche Pierluigi Capuzucca, approdato invece in FdI. Queste scelte hanno ridotto la rappresentazione di Vince Civitanova a due soli consiglieri, il presidente del consiglio Fausto Troiani e Paolo Mercuri.