Civitanova, 24 gennaio 2024 – Asfalti brughiera, disastrati in centro e in periferia, a Civitanova il problema riguarda tutti i quartieri e tante strade, sia pubbliche che private ma aperte al transito, e fioccano le proteste dei cittadini. Due delle vie principali di accesso e di uscita dalla città, viale Vittorio Veneto e corso Garibaldi, sono da tanto tempo ridotte in condizioni inaccettabili per lo standard medio di sicurezza.
Il tratto di corso Garibaldi che va dall’incrocio di via Mazzini fino a via Aldo Moro è una sorta di Tagadà, la giostra con effetto sballottamento. Non è messo meglio viale Vittorio Veneto dallo stadio alla piazza. Criticità anche in viale Matteotti, per non parlare delle condizioni in cui si presenta via D’Annunzio tra la rotatoria del Trialone e l’incrocio di Costamartina, oppure via Montale a San Marone. Nella zona commerciale ci sono strade disseminate da crateri.
Buche profonde e spaccature dell’asfalto si aprono lungo il tratto compreso tra la rotatoria di via Gronchi e piazza Nassirya, a ridosso dell’ex Civita Center e sono condizioni che mettono a rischio la pubblica incolumità, ma la responsabilità non è del Comune perché quello è un comparto privato dove nessuno interviene per sistemare perché eredità della vicenda del fallimento Faber.
Le buche intanto si allargano, gli automobilisti sono costretti a fare le gimcane se non vogliono spaccare le gomme, ma la strada resterà in quelle condizioni chissà fino a quando nonostante sia percorsa ogni giorno da un flusso viario costante perché in quell’area sono operative parecchie attività commerciale e perché via Gronchi viene utilizzata anche come by pass per immettersi sulla rotatoria di via Einaudi e poi dirigersi verso autostrada o superstrada. Nel piano delle opere pubbliche del bilancio 2024 sono stati stanziati fondi destinati alla sistemazione delle strade e per esempio 240.000 euro per corso Garibaldi, 150.000 per un tratto di viale Vittorio Veneto e 160.000 euro per un tratto di via D’Annunzio. Non ci sono ancora né i progetti né le gare d’appalto, ma mettere mano agli asfalti deve diventare la priorità dei lavori pubblici comunali.