di Daniele Zandoli
Ancora una doppia presentazione delle new entry del Cesena. Stavolta tocca a Emanuele Adamo, ultima stagione al Monterosi, anno di nascita 1998, laterale e a Giuseppe Prestia, difensore, parte dalla nidiata bianconera made in Alessandria, classe 1993.
Entrambi hanno il contratto fino al 30 giugno 2024, un po’ il marchio di fabbrica di questa prima vera campagna acquisti del Cesena made in Usa
Sono due colpi magistrali, come sintetizza Massimo Agostini, responsabile dell’area tecnica, in presentazione: "Non volevamo cercare individualità da figurine Panini, ma gente tosta, profili adeguati al progetto del Cesena. Credo che sinora si sia fatto un buon lavoro, acquisendo professionisti con la cultura del lavoro e la fame giusta per cercare di centrare i nostri obiettivi".
Un preambolo di prammatica, poi tocca a loro. Spigliati, look agli antipodi. Sbarbato e senza orpelli Prestia, più aggressivo Adamo, con tanto di barbona a nascondere un tatuaggio al collo e due orecchini per ogni orecchio. Una specie di controfigura di ’Sangue blu’ di Gomorra che scherzosamente Agostini dipinge.
"E’ una tappa importante per la mia carriera, scegliere il Cesena è facile, quando ho sentito che era sulle mie tracce non ci ho pensato un momento".
E’ il refrain classico di queste occasioni, chi è arrivato a difendere il Cavalluccio per la stagione entrante ha le idee chiare, una di queste è che la piazza si fa preferire e Prestia non fa eccezione.
"Ho giocato in questo stadio col Crotone, anche con l’Ascoli, ma in riscaldamento mi infortunai e stetti in panchina. So cosa può dare in entusiasmo e carica agonistica. Sarà un anno importante, il gruppo è famelico, me ne rendo conto ogni giorno di più. Per vincere c’è bisogno di uomini".
Tre figli, la compagna si chiama Desiree, sa che chi viene da queste parti, poi spesso si ferma a viverci. "Me l’hanno detto amici che qui hanno giocato come Sabato e Ricci".
Poi passa a parlare della sua esperienza in Romania: "E’ stata fantastica – ammette il difensore - un mondo che non mi aspettavo, con gente che lavora tanto. In quei due anni sono cresciuto".
Infine qualche pillola di saggezza. "Cosa serve per la promozione? Occorre saper portare a casa anche le partite sporche e se pensiamo di partire da vincitori sbagliamo. Si affronta partita dopo partita e i conti si fanno alla fine".
Look da attore ma saggezza fina, anche Emanuele Adamo ammette che a Cesena trova la storia importante, la piazza, lo stadio, la gente: "Sono qui per dimostrare quanto valgo e per fare bene – comincia - dopo una parentesi non esaltante ad Avellino, a Monterosi mi sono trovato bene, ma questa è l’occasione della vita che voglio sfruttare. La rosa è competitiva, siamo un gruppo coeso".
Segue una rapida descrizione di caratteristiche tecniche e preferenze sullo schieramento in campo: "Il meglio lo do come quinto di sinistra, anche se a volte ho giocato mezzala o seconda punta. L’obiettivo personale? Giungere alla doppia cifra di gol segnati".
Visto il look non poteva mancare la scommessa, il fioretto, estorto ma condiviso: "In caso di promozione mi rado barba e capelli, promesso. Per ora attendo che Martina, la mia compagna, mi dia l’erede che nascerà qui a Cesena".
Prossimi impegni. Domani alle 17.30 il Cesena affronterà in amichevole la Sammaurese sul campo dei giallorossi che militano in serie D. L’ultimo test prima dell’avvio del campionato sarà invece contro il Padova: domenica 28 agosto i bianconeri di mister Toscano faranno il loro esordio all’Orogel Stadium Dino Manuzzi ospitando la formazione veneta che milita nel girone A di Serie C. La gara avrà inizio alle ore 18.30.