di Roberto Daltri
Il Cesena ha bisogno dei propri giovani, per farli diventare una risorsa tecnica e magari come è successo molte volte nella storia bianconera anche economica.
Nel confronto di Coppa con l’Entella i ragazzi, e non solo quelli provenienti dal settore giovanile del Cavalluccio, hanno avuto l’occasione di mettersi in mostra e tra loro c’è stato anche Tommaso Berti, che coi sui 17 anni è il più giovane del gruppo. Centrocapista, ha inziato la sua avvenutra da Calisese e ora abbina il mono del pallone ai libri dis cuola dell’istituto tecnico agrario.
"Debuttare al Manuzzi - ha commentato la promessa bianconera - e affrotnare avversari quotati come quelli dell’Entella è stato davvero emozionante. Per me è un punto di partenza: queste partite mi possono far crescere tanto".
Come è andata?
"In campo mi trovo bene perché i compagni mi aiutano. Il rapporto tra noi ormai è solido, ci conosciamo fin dai giorni del ritiro e so che in qualsiasi difficoltà posso contare su di loro.Tra tutti cito in particolare Ilari e Zecca, che hanno fatto davvero tanto per me".
L’impressione è che possa ricoprire più ruoli, quello di mezzala e anche quello più offensivo dietro alle punte. Quale sente più adatto alle sue caratteristiche?
"Mi piace molto qualsiasi ruolo di centrocampo: mi trovo bene e penso che sia quella la mia posizione ideale. Dopo di che, che sia mediano, mezzala o trequartista, non cambia gran che. Nel settore giovanile li ho ’provati’ tutti e in ogni caso ora sono qui, a disposizione. Se il mister mi chiama, sono sempre pronto a giocare...".
E’ giovanissimo, ma la visione di gioco pare già uno dei suoi punti di forza.
"Per essere competitivo devi vedere prima le giocate, pensare prima e muoverti più velocemente degli altri. Dunque sì, non avendo ancora sviluppato tanto il fisico, che peraltro è l’aspetto sul quale ora devo lavorare maggiormente, posso dire che quella della visione di gioco è la mia caratteristica principale".
Come si fanno coesistere l’impegno scolastico e quello sportivo?
"Sono iscritto ad Agraria: quando ci alleniamo di mattina salto la scuola , dopo di che mi impegno per recuperare in tutti gli altri momenti a disposizione".
Molti atleti usciti dal settore giovanile del Cesena, poi hanno preso il largo. C’è qualcuno a cui si ispira?
"Gli esempi sono tanti: pensado ai casi recentissimi cito Saponara e Campagna che adesso gioca in serie D. Io sono comunque contento già ora, perché esordire fra i ’grandi’ passando dal settore giovanile è una cosa bellissima. Lo dico pensando al mio passato e alle prime volte in cui ho toccato l’erbsa del Manuzzi: in campo c’erano Sensi, Ciano e Rodriguez. E anch’io... che facevo il raccatapalle....".