LUCA RAVAGLIA
Cesena

Dori Ghezzi dona un computer alla scuola derubata di Cesena

L'artista ha regalato il portatile alla elementare di Macerone che era stata depredata a marzo

Dori Ghezzi tra gli studenti della scuola elementare

Cesena, 28 maggio 2022 - Si parte con una citazione di Fabrizio De André. Parole da abbinare a parte di una storia che aveva preso una piega sbagliata per i suoi giovani protagonisti, gli alunni della scuola elementare di Macerone, che a marzo avevano dovuto fare i conti col furto di quattro computer collocati nelle loro aule.

Bimbe e bimbi allora avevano preso carta e penna per scrivere una lettera ai ladri, condannando il loro gesto e chiedendo di restituire il maltolto. Gli sgraditi visitatori non hanno battuto ciglio, ma il messaggio è indirettamente arrivato ad altri interlocutori, armati di ben più nobili intenzioni. Come Dori Ghezzi, per esempio, artista, cantante e moglie di Fabrizio De André. Proprio attraverso la Fondazione De André, che ha scovato la citazione al cantautore relativa al ‘caso di Macerone’, Dori Ghezzi ha saputo quanto accaduto nella periferia cesenate, decidendo di attivarsi per mandare un segnale concreto ai bimbi: così ha acquistato un computer portatile e da Milano è partita alla volta della Romagna (dove ad aspettarla ha trovato anche l’amica Velia, compagna di vita e di lavoro dello scomparso Tinin Mantegazza) per poter sorridere in presa diretta ai giovanissimi studenti, consegnando loro una frase dello stesso De André: "E poi a un tratto l’amore scoppiò dappertutto".

Proprio come è successo ieri mattina nel giardino della scuola, dove gli alunni aspettavano, all’ombra degli alberi, l’arrivo dell’ospite illustre. Che si è puntualmente presentata intorno alle 11. A lei la dirigente del quarto circolo didattico Emanuela Palmieri, gli insegnanti e i collaboratori scolastici hanno riservato un posto d’onore, in prima fila davanti al palcoscenico allestito sul prato con uno sfondo di cielo azzurro e nuvole bianche, sul quale gli studenti si sono cimentati interpretando – con grande successo – tre canzoni di De André, prima di circondare’ Dori Ghezzi con un grande abbraccio impreziosito da tanti fiori alzati verso il cielo. Il tutto con, dietro al cancello della scuola, una delegazione di genitori più emozionati dei figli, intenti a documentare l’intero incontro telefono alla mano.

L’ospite ha ringraziato i bambini per il loro spirito, per la meravigliosa reazione che hanno dimostrato all’indomani del furto e per la calorosa accoglienza riservatale: "E’ proprio vero che in Romagna l’ospitalità è un bellissimo valore. Tornerò a trovarvi, senza bisogno che si verifichi un altro fatto analogo…". Risate, applausi, allegria e immancabili foto di rito. Un meraviglioso lieto fine, alla faccia di ladri. Anche perché il gesto di Dori Ghezzi non è stato isolato: nei giorni successivi al furto per esempio, leggendo della notizia sulle pagine del Carlino, i due cesenati Marco Giangrandi e Fabrizio Gherardi, si erano mobilitati, donando otto computer alla scuola, il doppio rispetto ai quatto sottratti.