Cesena, 2 febbraio 2024 – Il candidato sindaco dello schieramento di centrodestra a Cesena sarà Marco Casali. L’esponente di Fratelli d’Italia ha 57 anni, è sposato, ha tre figli, è un agronomo libero professionista, anche dirigente di Confagricoltura e rivendica ideali di stampo cattolico. Si è presentato questa mattina nella ‘Sala ex giunta’ del palazzo comunale, alla presenza, tra gli altri dei parlamentari delle forze politiche che lo sostengono: Alice Buonguerrieri di Fratelli d’Italia, Rosaria Tassinari di Forza Italia e Jacopo Morrone della Lega. “Mastico la vita del ‘palazzo’ da tempo – ha commentato Casali nel presentare la sua candidatura – lo dimostra il fatto che nel mio passato ci sono 15 anni di politica attiva, prima come consigliere di quartiere e poi con due mandati in consiglio comunale. Faccio parte del consiglio dell’unione dei Comuni della vallata e della consulta agricola e sono capogruppo del centrodestra. Il fatto che la conferenza stampa di presentazione si svolga qui, in Comune, è un primo messaggio: siamo pronti e abbiamo maturato tutte le capacità amministrative per governare la città e dare ai cesenati un’amministrazione finalmente diversa”.
Casali ha citato gli incontri pubblici già avviati con la cittadinanza e le associazioni di categoria, rimarcando l’importanza del fatto che la sua candidatura è sostenuta da tre parlamentari: “Non era mai successo nella storia di Cesena: non è un caso. È la testimonianza della congiunzione politica molto attiva tra la nostra città e il Governo. Ecco perché sentivamo fortemente la necessità di presentare un candidato politico e non civico, cosa che in città non accadeva da 15 anni, una vita”. Casali ha poi anticipato alcuni punti del programma elettorale: “Parleremo di sicurezza, sia di quella percepita, perché ci sono luoghi della città dove il tema è fortemente sentito, ma anche di quella idraulica, che è fondamentale. Il cambiamento climatico è una foglia di fico con la quale si è giustificata l’alluvione. Quando penso ai rami che facevano da diga al Ponte Nuovo, mi pare legittimo chiedere se erano lì per via del cambiamento climatico o dell’incuria nella manutenzione degli argini. Perché tutto il quartiere Zuccherificio è andato sott’acqua? Cambiamenti climatici o errata scelta urbanistica? Per fortuna grazie all’intervento di Figliuolo si farà la cassa di espansione di Rio Marano per risolvere una scelta urbanistica evidentemente sbagliata compiuta anni fa e che costerà alla collettività 6,7 milioni di euro. Sono un agronomo, non ho problemi a mettermi gli stivali. Anche se nei prossimi anni dovessimo inaugurare solo argini e fossi, faremmo comunque il bene della collettività”.
Tra gli altri temi, si è parlato di turismo, con la contestazione della tassa di soggiorno e con l’auspicio di valorizzare sia i pernottamenti legati a ragioni di lavoro, preponderanti a Cesena, sia quelli del turismo tradizionale, che sta cambiando, con richieste sempre più esperienziali e immersive. Casali poi ha promesso di valorizzare i quartieri e di mettere mano al welfare, citando in particolare il tema degli alloggi di edilizia popolare: “A Forlì sono 1.589 e a Cesena 905. È un problema enorme. Soprattutto pensando al quartiere Novello che non si sa quando finirà e ai 17 milioni di euro che si spenderanno per riqualificare il complesso ex Roverella al cui interno ci saranno soltanto 22 alloggi”.
Citate anche la rete commerciale col centro storico da valorizzare, la necessità di creare nuovi eventi di respiro nazionale e l’intento di rappresentare un riferimento più concreto per il mondo agricolo. Sulla mobilità: “Cesena si appresta a diventare una città 30 all’ora. È scritto nero su bianco sul piano urbano della mobilità sostenibile. Noi non siamo d’accordo. Il tema ambientale è importante, ma lo è anche pensare all’uomo, tenendo in considerazione il fatto che la popolazione invecchia e che le esigenze della collettività devono trovare risposte. Sui bus serve per esempio intervenire: le notizie sulle corse che saltano sono all’ordine del giorno ed è inaccettabile. Le piste ciclabili non devono essere fatte per forza, in alcuni casi sono più pericolose che utili. Il punto è che l’idea ambientale è diventata un’ideologia e questo non va bene”.
In chiusura sono arrivati quelli che Casali ha definito tre ‘fuori menù’: “Vogliamo valorizzare la Rocca Malatestiana, che è in centro, ma è in alto. A Udine, in un contesto simile, hanno realizzato una rete di ascensori. Il Foro Annonario deve trovare nuova vita, cosa che auspicano tanti cesenati e infine c’è il tema dell’ospedale. Quando sarà pronto? È inutile negarlo: siamo a metà del guado, i costi sono lievitati e non ci sono certezze. Quando arriveremo dall’altra parte, siamo sicuri che troveremo una realtà migliore?”.