Cesena, 14 novembre 2024 – L’alluvione di un anno e mezzo fa ha lasciato una pesantissima eredità: ci vorranno molti anni e parecchie decine di milioni di euro per rimarginare le ferite. Ma ancora più difficile sarà dare un assetto al territorio in modo che sia in grado di fronteggiare adeguatamente gli eventi meteorologici eccezionali che, ormai lo hanno capito tutti, capitano molto più spesso di 50, 100 o 200 anni. O addirittura 1.500 anni, come disse in un’occasione Irene Priolo, attuale presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna.
Chi sono gli ‘osservati speciali’
Tra gli osservati speciali ci sono i ponti: il Comune di Cesena ha preparato un elenco di dieci ponti da demolire e ricostruire; per ognuno indichiamo la spesa prevista. Ponte del Risorgimento (Ponte Nuovo) sul Savio 6 milioni di euro; passerella ciclopedonale Ippodromo sul Savio 1,5 milioni; ponte della via Emilia sul Pisciatello 1,5 milioni; ponte della via Emilia sul Rio Donegallia 1,2 milioni; ponte di via San Michele sul Pisciatello 800mila; ponte di via Calisese sul Pisciatello 1 milione; ponte di via Cicala sul Pisciatello 800mila; ponte di via Castellaccio sul Borello 1,5 milioni; ponte di via Peschiera sul Cesuola 300mila; ponte di via Acquarola sul Cesuola 500mila.
Quanto costano
In totale sono 15,1 milioni di euro che dovrebbero essere messi a disposizione dal Piano speciale per la ricostruzione redatto dalla Regione. Si tratta di un piano di lungo respiro (si prevede un tempo di almeno 12 anni) per realizzare interventi tesi a ricostruire in maggior sicurezza i territori devastati dagli eventi alluvionali del maggio 2023. Il piano è stato presentato nel luglio scorso con una prima previsione di spesa per 4,5 miliardi di euro.
Il Piano speciale
L’approvazione del Piano speciale definitivo per la ricostruzione spetta al commissario straordinario, generale Francesco Paolo Figliuolo, e disegnerà una nuova strategia di intervento, oltre che di pianificazione, per ridurre il dissesto idrogeologico e rafforzare le infrastrutture viarie e ambientali dell’Emilia-Romagna. Alcune delle opere previste hanno carattere di urgenza e sono già coperte dai fondi statali a disposizione del commissario Figliuolo, circa 2,5 miliardi, una parte dei quali già impegnati. A questi si aggiungono i 375 milioni del Fondo di Solidarietà Europea; la restante parte dovrà trovare copertura con nuove risorse da stanziare, da parte del Governo, nel quadro di una prospettiva pluriennale. Il Piano per le infrastrutture, comprende interventi finalizzati alla definitiva sicurezza e al ripristino delle infrastrutture stradali e ferroviarie di interesse nazionale e di quelle rientranti nella competenza delle Regioni e degli enti locali, danneggiate dagli eventi alluvionali.