LUCA RAVAGLIA
Cesena

Officine popolari a Cesena: bici e solidarietà

L’inaugurazione con una pedalata di gruppo. “L’intento è quello di raccogliere le biciclette inutilizzate o magari danneggiate, rimetterle in sesto e offrirle gratuitamente a chi ce ne farà richiesta”, spiega il presidente Capelletti

L'iniziativa 'Officine popolari' è stata inaugurata a Cesena con una biciclettata (foto Ravaglia)

L'iniziativa 'Officine popolari' è stata inaugurata a Cesena con una biciclettata (foto Ravaglia)

Cesena, 5 ottobre 2024 – “Pedala quanto vuoi e dona ciò che puoi”. E’ il motto delle ‘Officine Popolari di Cesena’, inaugurate questa mattina con un pedalata di gruppo che ha attraversato la città partendo dai Giardini Pubblici, per arrivare alle ‘Cucine Popolari’ casa madre di un progetto che sta crescendo a grande velocità grazie alla determinazione dei tanti volontari che vi aderiscono e anche all’attenzione dell’intera comunità, dalla quale arrivano gli aiuti e i sostegni per tutti i progetti. Compreso questo.

“La nostra sede è in subborgo Valzania - ha ricordato Enzo Capelletti, presidente delle Officine Popolari, nonché una delle anime che ha reso possibile la nascita delle ‘Cucine’ – e inizialmente saremo aperti al pubblico per due mattine alla settimana. L’intento è quello di raccogliere le biciclette inutilizzate o magari danneggiate, rimetterle in sesto e offrirle gratuitamente a chi ce ne farà richiesta. In questo modo contiamo da una parte di favorire la mobilità sostenibile e dall’altra di venire incontro alle esigenze di chi una bicicletta non può permettersela e che così potrà avere la possibilità di spostarsi in maniera più comoda e pratica. Allo stesso tempo contiamo che in questo modo possano diminuire i furti di bici o di parti di esse che ogni anno si registrano in città”.

L’idea era nata da uno degli ospiti delle Cucine Popolari, Alberto, che aveva espresso il desiderio di poter lavorare in un’officina di biciclette per ripararle e poi metterle a disposizione di tutti. E così è stato.

Il metodo è lo stesso valido quando si tratta di consumare i pasti: all’interno della sede verrà collocata una cassettina: chi può permettersi di pagare la riparazione , o vorrà lasciare un’offerta a favore del progetto, potrà ovviamente farlo, mentre chi si trova in una situazione più difficile potrà semplicemente beneficiare del servizio, ricevendo la bicicletta.

Parallelamente intanto prosegue a pieno regime anche l’attività delle Cucine Popolari, che continuano a offrire pranzi, cene o colazioni a chi non può permettersi di pagarle, sempre nell’ottica della convivialità. Si consuma il pasto insieme, seduti agli stessi tavoli, conoscendosi e tenendosi compagnia a vicenda. Dopo di che, ancora una volta, alla cassa passa chi può farlo. Per gli altri vanno benissimo un sorriso e una stretta di mano.