REDAZIONE CESENA

Caro energia, prezzi del pellet raddoppiati

I rincari dei combustibili e lo spettro del razionamento hanno fatto raddoppiare le vendite di legno per alimentare le stufe

Cresce la domanda di biocombustibili (foto di repertorio)

Cesena, 31 agosto 2022 - Le bollette da record e lo spettro del razionamento del gas, agitato da più parti per il prossimo autunno, hanno acceso, già da qualche mese, l’interesse dei consumatori per legna e pellet. Come riportato dal Carlino lo scorso luglio, mentre tutta Italia boccheggiava per il caldo torrido, a Cesena (e non solo) scattava la corsa all’acquisto di stufe a pellet e a legna.

Complici gli incentivi e i bonus varati da governo e regione per l’installazione di nuovi impianti a biomasse, o per la sostituzione di quelli obsoleti, le stufe sono ormai ritenute una valida alternativa per pagare e inquinare meno. Il problema, però, è che l’impennata della domanda ha fatto lievitare i costi, già aumentati per la scarsa disponibilità di materia prima. Chi è riuscito ad accaparrarsi una stufa (al momento, l’enorme mole di richieste rischia di far slittare le installazioni alla primavera 2023) dovrà sborsare molti più soldi di un anno fa per alimentare il focolare domestico.

Pellet, poco e con prezzi alle stelle. "C’è un’isterica corsa all’acquisto"

"Rispetto allo stesso periodo del 2021, le richieste sono aumentate almeno del 100%", dicono da Illea Srl, azienda di Budrio specializzata nella realizzazione di costruzioni in legno, cui si affianca la vendita di pellet per stufe. "Noi lo acquistiamo da fornitori austriaci, che ora non riescono a soddisfare neppure la domanda interna. Il prezzo di vendita per un sacco da 15 chili è schizzato dai 5 euro dello scorso anno a 10,50 euro".

Da Tecnolegno di Comandini Srl, storico venditore di legna da ardere in via Romea, si lamenta soprattutto la scarsità di legname proveniente dalle nostre colline e, più in generale, dal Casentino: "Soffriamo ancora gli effetti a lungo termine della pandemia", dichiarano. "Negli ultimi due anni, le restrizioni alla mobilità hanno reso difficile persino recarsi nei boschi per il taglio della legna. A ciò si aggiunge il fatto che la filiera è penalizzata dalla carenza di personale sufficiente a fronteggiare una domanda di tali proporzioni".

Risponde trafelato, tra una consegna e l’altra, Marco Boghetta, titolare dell’omonima ditta in via Cornacchiara, in zona Stradone. "Prezzi aumentati, richiesta aumentata, legna finita", scandisce sorridendo. E spiega: "ormai ripeto questa rima decine di volte al giorno, è diventata peggio di un tormentone. Sono letteralmente sommerso dalle telefonate". Boghetta spiega che i rincari sono cominciati già all’inizio del 2022, quando un quintale di legna veniva venduto ad almeno 20 euro (contro i 13 dell’anno precedente): ora la media è di 23-25 euro, a seconda della qualità di legname venduto.

Da Area Pellet , noto distributore di pellet (e, da qualche tempo, di legna da ardere) in via Cavalcavia a Cesena, precisano che, per un sacco di pellet di alta qualità, come quello proveniente dall’Alto Adige e ricavato dall’abete, il prezzo di vendita sfiora ormai i 13 euro (il doppio rispetto allo scorso anno). "I nostri fornitori non riescono più a star dietro alla domanda, cresciuta in maniera esponenziale non solo in Italia, ma in tutta Europa", racconta Gianluca, il titolare. "La produzione di pellet è uno dei tanti c asi in cui paghiamo la poca lungimiranza, l’incapacità di maturare una visione a lungo termine", prosegue.

"Il 70% dei macchinari necessari a estrarre il pellet dal legno è realizzato in Italia, eppure le imprese italiane che lo producono si contano sulle dita di una mano. Anziché investire sul settore, si è preferito acquistare dall’estero e ora ci troviamo - come molte altre filiere - in una situazione di estrema dipendenza: alcuni Paesi hanno chiuso le esportazioni per logiche protezionistiche, altri – come Germania e Austria – ci riforniscono col contagocce. Se qualcuno volesse avviare una ditta di produzione pellet, questo è senz’altro il momento giusto".