GIACOMO MASCELLANI
Economia

Energia, un giacimento di biocarburanti negli hotel e ristoranti della riviera

Progetto di Comune di Cesenatico e Hera per sviluppare il riciclo dell’olio ad uso alimentare. Gli olii di frittura e quelli dei vasetti possono essere conferiti presso numerosi punti di raccolta

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Cesena, 7 ottobre 2024 – La riviera può diventare un grande distributore di biocarburante. Ancora non sono stati trovati giacimenti petroliferi, potrebbe essere la risposta del detrattore, tuttavia il grande consumo di olio ad uso alimentare, garantisce ogni anno potenzialmente delle quantità enormi di combustibile.

Nella costa della sola provincia di Forlì-Cesena ci sono oltre 400 fra alberghi, residence e affittacamere, circa 130 ristoranti, 177 stabilimenti balneari, oltre a villaggi, campeggi, case vacanza e centinaia di appartamenti affittati ai turisti durante l’estate.

Le presenze turistiche sono più di 4 milioni e mezzo all’anno e tutti a vario titolo consumano olio a tavola, dal classico pesce fritto del ristorante sul porto o sul lungomare, ai prodotti sottolio acquistati nei supermercati e tanto comodi per accompagnare pietanze e piatti freddi.

Fatto sta che di olio esausto ce ne è veramente a tonnellate ogni giorno e quello che è un reale problema ambientale e di smaltimento, può diventare una risorsa.

Hera dal canto suo ha siglato da tempo una partnership con Eni, finalizzata a trasformare proprio l’olio vegetale esausto in biocarburante attraverso un procedimento chimico.

Questo biocarburante sarà utilizzato per alimentare una parte dei mezzi aziendali per la raccolta dei rifiuti urbani, ma c’è la possibilità di incrementare i numeri ed un domani rendere il biogas utilizzabile anche per alimentare i motori termici delle autovetture che utilizziamo tutti i giorni. Il settore dei biocarburanti in Italia è particolarmente sviluppato e le prospettive di utilizzo su larga scala sono promettenti.

Nel 2023 nel comprensorio di Cesena sono stati raccolti e riciclati 76 tonnellate di olio esausto, di cui 7 soltanto a Cesenatico.

Si tratta di olio derivante dalle abitazioni, perchè le attività economiche per lo smaltimento dell’olio alimentare hanno contratti con aziende private che non sono censite da Hera. Il dato delle famiglie è un buon punto di partenza, ma non è ancora abbastanza.

Purtroppo sono infatti tante le persone che gettano l’olio esausto nel lavandino della cucina o nel water.

A Cesenatico Hera e il Comune ricordano l’importanza di raccogliere e riciclare l’olio alimentare. Gli oli da fritture e quelli dei vasetti contenenti tonno e sott’oli, devono essere raccolti a freddo in bottiglie di plastica ben chiuse, e conferiti nei vari punti sul territorio, dove sono presenti degli appositi contenitori segnalati da Hera.

L’olio esausto è un prodotto di scarto altamente inquinante, perchè se viene immesso nel sistema fognario, poi inevitabilmente finisce in mare, dove non viene scisso istantaneamente, ma rimane nel suo stato per diverso tempo, inquinando l’intero ecosistema.

Non solo, la cattiva abitudine di sversare l’olio nel lavandino e nel wc, danneggia anche le stesse tubazioni delle case e gli impianti di depurazione comunali.

In sostanza riciclare è una questione di rispetto dell’ambiente, di crescita delle persone, ma anche di risparmio per i cittadini, gli enti pubblici e le stesse società di servizi. È un prodotto di scarto che potrebbe far funzionare a biodiesel tutti i mezzi pubblici e di Hera.