Condannato in appello per violenza sessuale e lesioni un 32enne di Cesena che (se la sentenza diventerà definitiva) dovrà scontare 2 anni e 6 mesi di reclusione. L’uomo, difeso dall’avvocato Riccardo Luzi, era stato condannato in primo grado a 4 anni e 6 mesi di reclusione, ma la Corte d’Appello ha riformato la sentenza riconoscendo all’imputato le attenuanti generiche. I fatti risalgono all’agosto del 2019. Era un pomeriggio d’estate e una coppia di ex fidanzati si trovava in casa della ragazza, nel salotto, a discutere del rapporto finito. Lavoravano entrambi come camerieri per la stagione estiva. Il ragazzo, di Cesena, aveva 27 anni e la giovane, di Cesenatico, aveva 18 anni. Per alcuni mesi avevano vissuto nell’appartamento della giovane assieme alla mamma di lei e alla sorella. Poi il rapporto era finito e si era arrivati alla rottura. Quel giorno, la giovane chiamò l’ex fidanzato e lo invitò a casa sua. Secondo il racconto della vittima, la ragazza chiese all’ex fidanzato di abbracciarla, lui la prese in braccio, la portò in camera da letto, le strinse i polsi con una mano e con l’altra chiuse il cancellino per non far entrare il cane. Poi abusò di lei. Nega tutti i fatti il cesenate, che sostiene che quel giorno non si è consumato nessun rapporto sessuale. La denuncia per violenza non partì subito, ma quindici giorni dopo. I due si incontrarano nuovamente per strada e volarano schiaffi e parole pesanti. La giovane riportò delle lesioni lievi. Dopo quell’episodio partì la denuncia per violenza sessuale e lesioni.
a.s.