
Elena Righi, specialista in Angiologia
Cesena, 21 marzo 2021 - Che con la colla si possa tenere insieme il mondo è un corollario che va oltre gli spot pubblicitari ma che, addirittura, si possano curare le vene varicose è un’autentica sorpresa. "Si tratta - spiega la dottoressa Elena Righi, specialista in Angiologia - di cianoacrilato, non molto dissimile dal più noto Attak, modificato per le vene che, introdotto nella vena varicosa, produce un’occlusione chimica del vaso".
La metodica, nuova per quanto dichiaratamente efficace, si applica in Romagna soltanto alla clinica Malatesta Novello di Cesena e al Columbus dove opera la dottoressa Righi. Una tecnica che dà speranza per la soluzione rapida di un problema, come quello delle vene varicose, di cui soffrono sia uomini che donne, queste ultime in maniera più accentuata.
"A differenza di anni fa - dice la dottoressa Righi - in cui veniva applicata una medesima metodica per tutti, oggi gli interventi per trattare le vene varicose sono modellati sul paziente. Ci sono a disposizione diverse tecniche. In questa caso adottiamo una metodica ibrida, ossia la vena safena all’altezza della coscia occlusa con l’impiego di una sonda laser introdotta dal ginocchio fino all’inguine, tutto a cielo coperto con l’ausilio dell’ecodopler e in anestesia locale, e l’occlusione della safena nella parte mediana della gamba, dove il vaso è più tortuoso con varici molto più evidenti, con la colla e senza anestesia".
In quella parte della gamba peraltro è problematico sia il laser che la chirurgia di sfilamento della vena essendo la grande safena vicina al nervo che nelle due tecniche può risultare compromesso. Con una iniezione di colla all’interno di queste varici, una volta fatto il laser o solo con la colla stessa, il problema è brillantemente risolto.
Le colle a disposizione sono americane e turche ma è la dottoressa Righi - che ne ha testato l’impiego, prima a Reggio Emilia e poi a Cesena, richiedendo alcune specifiche colle da impiegare non solo per la parte superiore della safena, dove a discrezione del quadro clinico si può scegliere sia il laser che la colla - che l’ha introdotta anche per la parte inferiore della gamba.
"Confrontandoci con alcuni informatori scientifici - aggiunge la dottoressa Righi - abbiamo potuto reperire una colla molto più morbida da utilizzare per le varici di gamba. Un ottimo prodotto che uso con risultati molto soddisfacenti". E non sono pochi i cesenati che accusano il problema delle vene varicose che non rappresentano soltanto uno sgraditissimo problema estetico.
"Dalla safena malata, se insorge trombosi, possono partire degli emboli al polmone" evidenzia la dottoressa Righi. Ma quali sono i fattori di rischio alla formazione delle vene varicose? "La posizione eretta prolungata, la vicinanza con fonti di calore ma anche la predisposizione ereditaria e il sesso femminile" conclude la dottoressa Elena Righi.