Cesena, 15 dicembre 2021 - Vanno a passo spedito nel Cesenate le prenotazioni per la vaccinazione anticovid tra i bambini dai 5 agli 11 anni (una popolazione di circa 9 mila piccoli). Certo più di quanto lo consentano le loro piccola gambe. Il plauso va infatti ai genitori se, come conferma la dottoressa Antonella Brunelli , responsabile del servizio Materno Infantile dell’Asl Romagna per Cesena, si va già oltre alla metà di gennaio per le sedute già prenotate.
Dottoressa Brunelli, è il trend che vi aspettavate? "Direi che c’è stata una risposta brillante. Nella prima giornata abbiamo dovuto affrontare un problema tecnico, ma ciò non ha impedito che nel giro di 24 ore le prenotazioni salissero a numeri consistenti". Che segnale si coglie da questo risultato? "Che la nostra comunità è attenta alla salute e al richiamo dei vaccini come difesa dal Covid. C’è stata una consistente richiesta spontanea che ha fatto seguito alla comunicazione molto coesa da parte delle società pediatriche, accompagnata dagli appelli della Regione". Quali resistenze ci sono? "Le motivazioni sono diverse, fondamentalmente c’è il timore degli effetti collaterali. Per questo i genitori sono sempre stati attentamente ascoltati. Il colloquio ha costituto da subito una tappa fondamentale del percorso verso la vaccinazione. Ma il rapporto è stato soprattutto tra famiglie e pediatri di comunità. Fortuna che in Italia possiamo contare su di loro". In quale altro modo sono coinvolti i pediatri di famiglia? "Sono presenti nella pediatria di comunità, che a Cesena è al consultorio di piazza Anna Magnani e a Cesenatico al Marconi, al momento della vaccinazione. Non tutti i bambini trovano il loro pediatra, poiché la loro presenza è volontaria, ma c’è comunque un pediatra di famiglia che li assiste. Questa scelta, per la quale mi sono molto battuta, consente che i bambini del nostro comprensorio non debbano andare all’hub vaccinale di Pievesestina, ottima struttura ma inadatta ai più piccoli". Cosa cambia? "Il fatto che sia un luogo attrezzato per l’accoglienza dei bambini: colori, giochi, libri". Piangono, i bimbi, con l’iniezione? "Macchè! Quasi non se ne accorgono, le infermiere li addormentano di chiacchiere. Sono molto collaborativi, ma anche qui sono i genitori che fanno la differenza". Effetti collaterali verificati? "Un po’ di male al braccio, qualche linea di febbre". Che dire ai genitori, anche vaccinati, che tentennano? "Non dobbiamo convincere nessuno, rappresentiamo le conoscenze a nostra disposizione e l’ultima parola spetta a loro. Anche se quella fascia di età è stata poco colpita dal Covid, ha rappresentato costi alti per altre dimensioni. Oggi la fascia scolastica è quella più esposta e quando si fanno i conti con la pandemia si deve tenere conto della salute individuale ma anche di quella della famiglia".