LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Università imbrattata. Caccia serrata ai vandali

Sarebbero almeno due le persone entrate in azione in piena notte al Campus. Per identificarli si stanno visionando le immagini della videosorveglianza.

La facciata della sede universitaria colpita dai vandali

La facciata della sede universitaria colpita dai vandali

Sono giornate di lavoro intenso per le forze dell’ordine che in queste ore stanno operando alacremente e in maniera coordinata tra carabinieri e polizia alla ricerca di informazioni che possano contribuire a dare un’identità ai responsabili degli atti vandalici che nella notte tra martedì e mercoledì hanno deturpato le facciate del campus universitario di Cesena con gigantesche scritte che univano insulti a slogan contro i vaccini, le nuove tecnologie come il 5G e l’intelligenza artificiale e le ultime frontiere legate all’alimentazione. Vista l’imponente mole di frasi vergate a colpi di spray rosso, è subito sembrato più che plausibile che a compiere il gesto sia stata più di una persona: dunque almeno due, che avrebbero precedentemente pianificato con attenzione tempi e modi di intervento, scegliendo il momento con minori iri frequentazioni lungo la strada che si affaccia sul campus, tenendo anche conto del fatto che fino a mezzanotte le luci negli spazi adibiti allo studio restano accese.

Il raid sarebbe in effetti avvenuto intorno alle 3, coinvolgendo non soltanto le facciate esterne del complesso di recente costruzione, ma anche la corte interna, lontana dagli sguardi. I fatti, del tutto inediti a Cesena, hanno invece purtroppo dei precedenti recenti e molto simili in altre zone dell’Emilia Romagna, dove nei mesi scorsi sono state prese di mira facciate di diversi altri edifici, anche scolastici, come una scuola elementare di Modena, finita nel mirino dei vandali a novembre. In quel caso la scelta era stata dettata dalla volontà di rivolgere un messaggio ai bambini e alle loro famiglie. La lista di precedenti non finisce in ogni caso qui e, per citare altri recenti avvenimenti che hanno riguardato scuole, sempre a fine novembre era stato colpito pure il territorio di Cento. Anche in questo caso le scritte, sempre vergate a colpi di bomboletta spray rossa, erano caratterizzate da lettere gigantesche che arrivavano ad occupare gran parte delle facciate.

Tornando ai fatti cesenati, questa volta invece gli imbrattatori si sono concentrati sugli studenti universitari, visto anche il fatto che nel campus si seguono pure indirizzi informatici, dunque legati ad alcuni dei temi contro i quali i vandali si sono accaniti con maggiore veemenza. Sul fronte delle indagini, in merito alle quali vige il massimo riserbo, gli inquirenti potrebbero fare i conti anche con le immagini delle varie telecamere presenti in zona, che potrebbero fornire ulteriori dettagli utili a fare piena chiarezza su quanto accaduto. Intanto, mentre continuano ad arrivare messaggi di solidarietà verso docenti, operatori e studenti del campus, all’interno delle aule le lezioni continuano, con le stesse motivazioni di sempre. Anzi, probabilmente adesso ancora maggiori.