PAOLO MORELLI
Cronaca

Un’altra vittima dell’alluvione. La centrale idroelettrica è bloccata

Quest’anno l’impianto di via Roversano compie un secolo di vita, ma da maggio 2023 è semiabbandonata

La piccola centrale idroelettrica di via Roversano

La piccola centrale idroelettrica di via Roversano

Cesena, 2 novembre 2024 – Compie un secolo di vita la piccola centrale idroelettrica Brenzaglia di via Roversano, nella zona di Molino Cento. Infatti, diventò operativa nel 1924 e da allora ha sempre prodotto energia tranne che nei mesi estivi, quando il Savio è in secca e non è possibile fare arrivare lungo il canale di derivazione l’acqua indispensabile per far girare le turbine. La centrale ha superato indenne anche la seconda guerra mondiale: si dice che gli operai abbiano smontato le parti essenziali e le abbiano nascoste, poi abbiano provveduto a rimuovere le mine collocate dai tedeschi in ritirata prima che esplodessero.

Per la verità il centesimo compleanno della centrale è un po’ sottotono: dal maggio 2023 è inoperosa poiché l’alluvione ha danneggiato parti importanti dei meccanismi che trasformano l’energia dell’acqua, sfruttando un dislivello di quasi dieci metri, in energia elettrica. La sua potenza – informa l’ufficio stampa di Enel Green Power Italia – è di 300 kilowatt con una portata media dell’acqua di cinque metri cubi al secondo; in un anno può produrre oltre 800.000 kilowattora, pari al consumo di circa 450 famiglie.

Enel Green Power Italia informa che "il piccolo impianto ad acqua fluente, a causa dell’alluvione che ha colpito la Romagna nel maggio 2023, ha subito ingenti danni non solo alle opere idrauliche che captano e derivano le acque del fiume Savio verso l’impianto di produzione, ma anche all’impiantistica e al manufatto stesso. Il grave danneggiamento ha determinato, dopo la messa in sicurezza dell’impianto, il suo fuori servizio. L’azienda elettrica precisa che è in fase di valutazione e di progettazione il corposo piano di interventi per il ripristino della funzionalità della centrale".

"Per Enel Green Power – si legge nel comunicato – si tratta di un investimento significativo nell’ottica del continuo sviluppo delle energie rinnovabili e della sostenibilità ambientale in cui è impegnata da sempre l’azienda. Nell’ambito idroelettrico, Enel Green Power gestisce in Emilia-Romagna 29 impianti per una potenza installata di 0,61 GW, una produzione media annua di 0,93 TWh in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 300.000 famiglie".

Da maggio dell’anno scorso la centrale idroelettrica è in uno stato di semi abbandono. L’invaso che dovrebbe servire come vasca d’accumulo per rifornire le turbine anche in caso di temporaneo mandato afflusso di acqua è pressoché totalmente pieno di fango coperto da vegetazione che cresce rigogliosa e indisturbata. Negli ultimi giorni c’è un po’ di attività: è stata tagliata l’erba sulla strada a ridosso della strada (dopo che era già intervenuto il Comune), ed è stata ripristinata l’accensione automatica di un paio di fari nelle ore notturne.

Ma sulla centrale Brenzaglia pende una spada di Damocle: entro il 2029 scadranno le concessioni dei piccoli impianti idroelettrici e dovranno essere messe a bando. Nessuno, quindi, può prevedere quale sarà il futuro della piccola centrale idroelettrica Brenzaglia che rappresenta un esempio di archeologia industriale, tanto che in passato è stata oggetto di visite organizzate dal Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano.