
di Gabriele Papi Già nei tempi malatestiani a Cesena si giocava a carte, che erano dette ‘trionfi’. Carte da gioco – ce lo raccontano studi e svariati documenti d’archivio – che erano, sostanzialmente, come quelle di oggi. Mazzi di 40 carte suddivise in quattro semi (serie): coppe, bastoni, denari, spade, ogni serie dall’asso al re. La passione per il gioco delle carte, giunta in Italia dalla Spagna durante il 1300 si era diffusa velocemente dapprima tra i nobili poi tra le classi popolari, malgrado l’aperta ostilità della Chiesa. Per i predicatori le carte erano ‘la Bibbia del diavolo’: nel 1423...