
"Una sera in spiaggia ho bevuto vodka e ho perso conoscenza, mi sono risvegliato all’ospedale"
Secondo uno studio Istat il 9% dei ragazzi italiani compresi fra gli 11 e i 15 anni ha assunto alcolici nell’ultimo anno. Il fumo non è l’unico problema diffuso fra i giovanissimi. Durante l’adolescenza si è alla ricerca della propria identità, spesso accompagnata da ansie e paure. In questo caso l’alcol funge da facilitatore (come si suol dire ’bere per dimenticare’) come valvola di sfogo e via di fuga in quanto i suoi effetti possono aiutare il ragazzo a superare i propri timori. Ma è un’illusione e i danni che derivano sono gravissimi. Molto spesso ci si fa influenzare da amici o addirittura dai genitori senza sapere che l’alcol può causare seri problemi di salute. Il consumo di alcol può infatti provocare attacchi di rabbia e perdita di controllo. Alcune conseguenze, compresi danni al cervello, non si manifestano subito ma in età adulta. Ad esempio fra i vari disturbi cerebrali associati all’alcol, sembra esserci un rischio maggiore di avere l’alzheimer.
Sulle ragazze l’effetto dell’alcol è maggiore perché sono più vulnerabili e lo smaltiscono più lentamente rispetto agli uomini, infatti la maggior parte degli incidenti stradali, avvenuti da ubriachi, sono causati da ragazze. I ragazzini spesso bevono vodka lemon, una bevanda alcolica che, come le Puff, ha diversi gusti. Spesso si lasciano ingannare dai gusti fruttati di alcuni alcolici pensando che non lo siano, ad esempio, liquori dolci o vodka con gusti alla frutta.
Infine ecco le parole di un nostro coetaneo che devono farci riflettere: "Era il 29 luglio 2022, la mattina io e amici cercavamo qualcosa di bello da fare la sera, allora abbiamo deciso di andare al supermercato a prendere qualche alcolico. Abbiamo preso 2 bottiglie di Jack Daniel’s e una di vodka alla pesca. La sera, visto che dovevamo fare una sorta di gioco in spiaggia, io e tre miei amici siamo andati prima a preparare tutto. Appena finito di preparare ci stavamo annoiando allora abbiamo deciso di aprire una bottiglia di Jack Daniel’s. I miei amici ne hanno bevuta un po’ e poi l’hanno passata a me quando mancavano circa tre quarti di bottiglia. Io, per fare il ’figo’ davanti a loro, me la sono bevuta tutta. Da qui in poi non mi ricordo niente finché
non mi sono svegliato in ospedale".
Ginevra Della Chiesa, Elisa Forti, Matilde Mattioli, Alessandro Mordenti, Tabata Prati della classe III G della scuola media ’Dante Arfelli’ di Cesenatico