EDOARDO TURCI
Cronaca

Una lapide dal passato. Svelate le origini degli Antonelli

Lo storico Guido Zamagni prosegue nella sua ricerca sulla famiglia, celebre per gli ingegneri militari al servizio dei reali di Spagna .

Una lapide dal passato. Svelate le origini degli Antonelli

Lo storico Guido Zamagni prosegue nella sua ricerca sulla famiglia, celebre per gli ingegneri militari al servizio dei reali di Spagna .

Continua a colpi di scena la ricerca storica del gatteese Giulio Zamagni - accademico della Filopatridi e archivista dell’Abbazia di S. Maria del Monte di Cesena – sulla famosa famiglia Antonelli di Gatteo, celebre in tutto il mondo essendo stati, i componenti, ingegneri militari al servizio dei Reali di Spagna nei secoli XVI e XVII. Si tratta di una lapide del sacerdote Giovanni Francesco Antonelli (1626-1709), inaspettatamente venuta alla luce.

"Un importante reperto relativo a questa famiglia – asserisce Giulio Zamagni - unico sopravvissuto delle lastre tombali un tempo presenti nella chiesa di Gatteo, che si auspica venga salvaguardato e valorizzato al più presto". Nel suo saggio pubblicato sul LXXIV volume "Studi Romagnoli" uscito di recente, Zamagni tratta di questo e del testamento di don Giovanni Francesco che porterà all’istituzione della Cappellania Antonelli, un ente laicale che gestirà diverse proprietà della famiglia confluite nella disponibilità del sacerdote. Ma altre importanti scoperte relative agli ingegneri militari Giovan Battista e Battista, sono il frutto delle ricerche di Zamagni, che non solo ha ricostruito la genealogia del ramo della famiglia rimasto a Gatteo, ma ha gettato nuova luce sulle possibili origini della stessa.

È lui stesso a renderlo noto: "Sembra che il capostipite della famiglia, un certo Jacobinus Antonelli, originario di Orzinuovi, (Brescia), fosse molto amico del capitano di ventura Giovanfrancesco (il vecchio) Guidi di Bagno, come risulta da alcuni atti notarili stipulati nella seconda metà del XV secolo". "Tali tracce documentali – aggiunge - portano all’ipotesi che l’Antonelli potesse aver seguito il Guidi a Mantova, e poi in Romagna, stabilendosi nel castello di Gatteo al servizio dei nobili Di Bagno prima del 1478, ovvero in epoca di molto antecedente all’assegnazione ufficiale del castello di Gatteo al figlio Nicolò (1535). E’ probabile che il capostipite Giacomino Antonelli - portato dal Guidi a Gatteo per occuparsi della ristrutturazione del castello, entrato in suo possesso – abbia trasmesso l’arte del capo-mastro ai suoi eredi, in particolare a quel Girolamo che diventerà il padre degli ingegneri militari Giovanni Battista (1527-1588) e Battista (1547-1616)". (E’ pensabile si tratti di uno dei Maestri Comacini, costruttori, muratori specializzati, provenienti dal lago di Como e diffusi in Lombardia e raggruppati in una corporazione di imprese edili itineranti e attive fin dal VII-VIII secolo, ndr.).

Ecco quanto si legge nella lastra ritorvata da Giulio Zamagni: A Dio Ottimo Massimo e alla Beata Vergine Maria / Giovanni Francesco Antonelli / sacerdote di Gatteo / in vita / ha preparato questo posto per sé stesso / nell’anno del Signore 1681 / Morì nell’anno 1709 / visse 82 anni.