REDAZIONE CESENA

"Una distrazione per chi studia"

L'insegnante Andrea Vecchi della scuola media Dante Arfelli di Cesenatico supporta il divieto di cellulari a scuola per evitare distrazioni e problemi di privacy tra gli studenti. Tablet e computer sono gli strumenti preferiti, mentre i genitori sono a conoscenza e collaborativi.

Andrea Vecchi, insegnante di matematica e scienze alla scuola media Dante Arfelli di Cesenatico

Andrea Vecchi, insegnante di matematica e scienze alla scuola media Dante Arfelli di Cesenatico

Andrea Vecchi insegnante alla scuola media Dante Arfelli di Cesenatico matematica e scienze è d’accordo sul divieto di utilizzo dei cellulari a scuola. "Abbiamo a disposizione tablet e computer e i ragazzi sanno che i telefoni non si possono usare e ci capita di rado che li utilizzino. Anche i genitori sanno che non si possono utilizzare i telefoni. Alcuni ragazzi, che fanno il tragitto casa scuola da soli, hanno piacere di usare il telefono in quel momento. Neanche per la ricreazione i ragazzi utilizzano i cellulari, alle scuole medie non li abbiamo mai fatti usare. Questa circolare di luglio non ha cambiato di molto le abitudini della scuola. Sicuramente il motivo principale per cui non usarli è la distrazione, poi ci sono possibilità che facciano video e foto dei compagni che non adrebbero divulgate".