Dal lontano e gelido Kazakistan non ha mai mancato di intrattenere scambi con Cesena, sia attraverso i media che con incontri diretti, rendendo quasi familiare una cultura lontana che ha, però, molto scambi economici con l’Italia. Ed ora Marco Alberti si appresta a lasciare il suo ruolo di ambasciatore italiano in quella ex repubblica sovietica per altre destinazioni. Secondo voci, una residenza più vicina al Mediterraneo. Intanto vale ricordare la carriera diplomatica di un cesenate (per il vero è nato in Congo durante uno dei lunghi soggiorni all’estero della sua famiglia d’origine, il padre infatti è il pediatra Arturo Alberti fondatore delle Ong Avsi e Orizzonti, ma ha vissuto qui gli anni giovanili) che, poco più che cinquantenne, sposato, padre di tre figli, ha già rivestito incarichi importanti. Ambasciatore d’Italia a Nur-Sultan, Kazakhstan con accreditamento secondario in Kyrgyzstan dal 1° settembre del 2021, nel 2013 è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica. In Kazakistan ha realizzato molte occasioni di scambio con il nostro Paese ma ha dovuto anche confrontarsi con una situazione molto complessa e non facile da gestire a causa della guerra in Ucraina e dei conseguenti schieramenti dei Paesi coinvolti. La guerra ha ridefinito infatti equilibri a lungo consolidati, con profonde ripercussioni economiche. Molteplici le azioni di cui si è reso partecipe e stimolo, tra cui, nella capitale Astana, la Giornata dello Sport Italiano nel Mondo, con un evento realizzato insieme a Technogym, fornitore ufficiale delle Olimpiadi, leader mondiale nelle attrezzature sportive.
Intervenendo ad una conferenza organizzata dal Rotary Club Cesena sul ruolo della diplomazia in un mondo globale che cambia vertiginosamente ha evidenziato come la diplomazia continui ad avere un compito di promozione dell’interesse nazionale al confronto con una tecnologia che trasforma tempi e modi del lavoro. "La carriera del diplomatico - ha detto Alberti - è sempre più polifunzionale e richiede abilità predittive, flessibilità operativa, capacità di interazione aperta e anche un ‘giornalismo diplomatico’ adatto a raccontare il valore pubblico generato dalla carriera". Marco Alberti ha iniziato la sua carriera diplomatica nel 2000, distaccato per incarico della Farnesina all’Enel, un impegno di diplomazia economica che gli ha dato modo di approfondire le relazioni tra pubblico e privato. Successivamente è stato console a New York. "Sta terminando la mia posizione di ambasciatore d’Italia in Kazakistan - scrive sui social -. Grazie all’ambasciatore Kazyhan per avermi accolto ad Akorda e avermi dato una lettera di ringraziamento dal Presidente Tokayev. Veramente felice, orgoglioso e grato. La dedico alla mia famiglia, allo staff dell’Ambasciata, a tutti i colleghi e agli amici kazakistani che mi hanno accompagnato in questi indimenticabili anni".