Otto morti e 615 feriti ogni giorno. E’ il tragico bilancio degli incidenti sulle strade italiane. Nel 2023 si sono registrati 166.525 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.093 decessi. Secondo i dati elaborati da Aci e Istat, le statistiche provinciali mostrano nel 2023 un lieve miglioramento del numero delle vittime, mentre aumentano, seppure in misura contenuta, incidenti e feriti. L’obiettivo è che nel 2030 si riduca del 50% il numero di vittime e feriti, ma per far ciò bisogna lavorare sulla sicurezza stradale.
Nella nostra provincia nel 2023 si sono verificati 1.502 incidenti che hanno provocato la morte di 19 persone e 1.881 feriti. A Cesena 428 incidenti nel 2023 (407 nel 2022); 4 morti (10); 528 feriti (514). A Forlì 497 sinistri (529); 5 morti(4), 609 feriti(685). Tra i comuni primeggia Cesenatico con 148 incidenti (119); 1 morto (2); 189 feriti (147).
Il numero complessivo degli incidenti è in crescita rispetto al 2022, quando si erano registrati 1.447 sinistri con 27 vittime e 1829 feriti. Non tutte le strade sono uguali. La maggior parte degli incidenti in provincia, nel 2023, si è verificata nelle strade urbane (933), seguono poi le strade provinciali (269), le altre strade entro l’abitato (167), le altre strade fuori dall’abitato (86) e infine, la meno pericolosa appare l’autostrada, dove si sono verificati in provincia 47 incidenti nel 2023. Il periodo invernale è quello in cui si verificano meno incidenti, mentre si registra un aumento in estate, momento in cui si parte per le ferie e probabilmente si abbassa un po’ la guardia al volante. Il mese, in assoluto, in cui si sono verificati meno incidenti nel 2023 in provincia è stato febbraio con 91 sinistri, mentre il mese in cui si segnalano più incidenti è luglio con ben 179 sinistri. Altro dato che stupisce è che la maggior parte degli incidenti, nel 2023, si sono verificati in condizioni di tempo sereno (1.212), mentre con la pioggia si è verificato un numero molto più contenuto di incidenti, per la precisione 94.
Le dinamiche sono le più svariate, ma al primo posto si collocano gli scontri frontali-laterali (688). La distrazione è probabilmente la causa per cui si verificano i tamponamenti (236), seguiti dagli urti con veicoli fermi (169). Se cala il numero delle vittime tra conducenti e passeggeri di veicoli a motore, cresce invece quello relativo alla cosiddetta mobilità dolce. Alto il numero di investimenti di pedoni (123), e di scontri frontali (71). E’ probabilmente la velocità a causare l’alto numero di incidenti nel rettilineo (780), esageratamente più alto rispetto agli incidenti che si verificano in curva (146). Tra le cause maggiori di incidenti c’è la guida distratta (31,79%), a cui segue il mancato rispetto di cartelli stradali (29,60%). Tra le altre cause c’è il procedere senza mantenere la distanza di sicurezza (10,46%), la velocità elevata (8,43%), la guida contromano (4,46%), le manovre irregolari (4,38%) e il sorpasso (4,30%). Se vogliamo pensare a un giorno della settimana in cui è meno pericoloso mettersi alla guida, emerge stranamente che la domenica è il giorno più tranquillo in cui si verificano meno incidenti (177 nel 2023), mentre il giorno più tragico, quello che appare il più pericoloso, è il giovedì (233 incidenti). Tra i mezzi coinvolti al primo posto ci sono le autovetture (1614 incidentate nel 2023), a cui seguono i velocipedi (331). Nella classifica nera ci sono anche i motocicli (289), poi i veicoli commerciali o industriali (184), i ciclomotori (93), i monopattini elettrici (35), le biciclette elettriche (33) e gli autobus o tram (17).