Ufo e alieni in Riviera, i ricercatori: "Sveleremo tutti i segreti"

Cesena, 6 dicembre 2022 - Il mondo degli ufo e degli extraterrestri si svela in riviera. Cesenatico ospita un evento di grande interesse dal titolo "Ufo e alieni in Valmalenco", organizzato dal Cun, il Centro ufologico nazionale, e dal Gise, il Gruppo indagini studi extraterrestri. L’appuntamento è domenica 11 dicembre, alle 15 (ingresso 10 euro, 5 per i soci), nel salone della parrocchia di Santa Maria Goretti, dove interverranno Roberto Pinotti, presidente e cofondatore del Cun, Massimo Angelucci, segretario generale e responsabile scientifico del Cun, il cesenaticense Cosimo Di Giovanni, ricercatore del Cun, e Felice Sirtori, ricercatore e studioso ufo della Valmalenco. Di Giovanni, perchè questo incontro a Cesenatico? "Vogliamo portare le testimonianze dirette e le prove degli avvistamenti fatti nella zona di Valmalenco in Valtellina, in quanto dal 2016 il Cun con l’ingegnere Massimo Angelucci ha cominciato a investigare e raccogliere materiale in maniera diretta su quel territorio ed oggi siamo arrivati a fare il primo punto della situazione. Le indagini andranno avanti, visto che i fenomeni continuano e solo quando cesseranno si potranno tirare le conclusioni definitive". Per quale motivo in Italia non è mai stato organizzato un incontro di questo tipo? "Abbiamo molte novità e parliamo di materiale periziato da studi forensi, cose di prima mano e non riportate, foto e video, diversi dei quali testimoniano la presenza di ufo e alieni. Mostreremo cose mai viste, nemmeno in tv e sui canali nazionali ed internazionali". Per molte persone siete solo dei visionari... "Ne siamo consapevoli e noi sul campo siamo in prima linea, perchè siamo proprio noi del Cun a scoprire i falsi e siamo spesso chiamati per verificare l’autenticità di un avvistamento. All’interno del Cun il settore Analisi video-fotografiche di cui è responsabile l’ingegnere Angelucci si occupa proprio di questo". Lei ha visto molti ufo ed alieni? "Si, mi è capitato più volte". Perchè le altre persone non li vedono? "Il fenomeno ufo predilige alcuni soggetti piuttosto che altri; tant’è che è già successo che nello stesso luogo, nella stessa foto scattata da due persone diverse, in una si rileva la presenza di esseri e nell’altro no, loro non interferiscono con noi ma sembra che decidano da chi farsi vedere". Quindi come può avvenire questo contatto? "A mio parere noi emaniamo vibrazioni come tutti gli esseri viventi, le vibrazioni si trasformano in frequenze, loro le percepiscono e se sono compatibili decidono di rendersi visibili, oppure di deviare la luce e non esserlo". In base agli avvistamenti registrati quanti tipi di alieni esistono? "Vi sono svariate tipologie nella casistica nazionale ma nella fattispecie in Valmalenco ne abbiamo rilevati nove tipi." Lei che idea si è fatto degli extraterrestri? "Non sono nè buoni nè cattivi, loro non hanno i nostri sentimenti, hanno altre priorità, non si fanno condizionare e non condizionano noi, perchè di fatto non interferiscono con le nostre abitudini quotidiane". Però, ascoltando la voce dei vostri detrattori, è legittimo chiedersi come mai le immagini degli avvistamenti spesso sono sfocate o comunque non nitide. "Personalmente ritengo, quando non dovuto all’imperizia del fotografo, che sia una questione termica, un po’ come accade con l’asfalto che con il caldo deforma l’immagine della strada. Gli alieni emettono calore e non sono fatti della nostra materia, è tutto regolare e naturale. E’ sempre stato così, dagli anni ’40 ad oggi, anche se fai foto e video, le immagini non vengono mai nitide". Perchè vi siete concentrati sulla Valmalenco? "Abbiamo prove di diversi avvistamenti in quella zona e disponiamo di parecchio materiale inedito". Per quale motivo gli alieni si sarebbero concentrati su queste montagne della Lombardia? "Penso che probabilmente per loro c’è l’ambiente giusto per reperire acqua pura e minerali, come ad esempio il quarzo".

Ufo e alieni in Riviera, i ricercatori: "Sveleremo tutti i segreti"

Domenica a Cesenatico un incontro pubblico con i ricercatori di Cun e Gise. Di Giovanni: "Testimonianze di avvistamenti in Valcamonica"