E’ un plebiscito. Il popolo bianconero in questi giorni si sta schierando in massa a difesa del difensore Marco Curto, squalificato per 10 giornate (poi ridotte a 5) dalla Commissione disciplinare Fifa. Sulle pagine social corrono riferimenti tra i più svariati, molti dei quali elegantemente ironici, che contestano le accuse di razzismo in relazione al paragone che Curto avrebbe fatto asserendo che il sudcoreano Hwang Hee-Chan in campo si comportava come fosse Jackie Chan. Proprio dal mondo del cinema e da uno storico coro della Curva Mare, parte Michele, che cita l’intramontabile ‘Gioca come Zidane, mena come Bruce Lee’ che il popolo del Cavalluccio tributava – in tono tutt’altro che denigratorio – al granitico Manolo Pestrin. "Lo possiamo cantare ancora, o rischiamo la squalifica?", punzecchia, a tono. E qui siamo solo all’antipasto. "Citare Chuck Norris sarebbe andato bene…", rincara Corrado, mentre Marco piazza l’asso di briscola: "E’ come se un giocatore dicesse rivolto a Kargbo : lascia stare, crede di essere Michael Jordan…". Si va avanti su questi toni coi paragoni che si sprecano, passando da Lebron James a Lionel Messi.
Poche volte capita che, pure in una vastissima ed estremamente eterogenea platea come quella della comunità virtuale, ci sia una così coesa condivisione di idee, la stragrande maggioranza delle quali finiscono per fare almeno un riferimento critico alla sempre più ampia diffusione del ‘politicamente corretto’ che dietro al giusto intento di voler diffondere valori sani di rispetto reciproco, rischia di annacquarsi con derive difficili da capire. E di conseguenza da giustificare.
Luca Ravaglia