Cesena, 8 agosto 2023 – "Qui viviamo in una cornice naturale sorprendente, perché mai non potrebbe diventare più sicura per noi tutti?". A dirlo sono i clienti del camping Tiber alle Balze di Verghereto, i quali dopo il recente decesso di un loro amico di 74 anni all’interno dell’area turistica, temono di non avere a propria disposizione tutte le condizioni per poter trascorrere un’estate sicura.
Il campeggio infatti si trova al centro di un bosco di faggi e abeti, in una posizione che se da un lato è straordinaria per l’aspetto naturalistico, dall’altro potrebbe diventare la causa del ritardo di un pronto intervento da parte del 118. Stando ai racconti dei villeggianti più abitudinari, in gran parte proprietari di una piccola unità abitativa composta da roulotte e una casetta in legno, la gestione di Tiber non si è ancora munita di un defibrillatore.
All’interno del piccolo bar è appuntato in una bacheca il numero verde della guardia medica, ma gli ospiti non si sentono al sicuro. "Dotare questo villaggio di una postazione di defibrillazione - dicono - vorrebbe dire per tutti noi maggiore tutela. Perlopiù siamo nuclei familiari over 70, per questo con un DAE ci sentiremmo certamente più sicuri".
In una situazione di emergenza, il corretto uso di un defibrillatore potrebbe salvare la vita di qualcuno. Un villaggio turistico cardio-protetto trasmette un’immagine di tranquillità supplementare che testimonia l’attenzione alla salvaguardia della vita. "Dall’insorgere della pandemia ad oggi - proseguono - ci sentiamo meno sicuri ovunque. Questo campeggio è per noi una seconda casa ma negli ultimi tempi ci sono alcune mancanze: il bar non è più un luogo di incontro, il biliardino è stato rimosso per ragioni fiscali. Siamo certi che i gestori, una famiglia che si impegna annualmente per rendere la struttura accogliente e confortevole, possa accogliere queste nostre richieste".
Ma non è l’unica mancanza. Pur essendo una località turistica, particolarmente frequentata nel corso dei mesi estivi, complice la vicinanza al monte Fumaiolo e alle sorgenti del Tevere, alle Balze non è attivo neppure uno sportello bancomat, un vero disservizio per chi ci vive, per gli operatori economici della zona ma soprattutto per turisti e visitatori. I gestori del camping hanno ascoltato le richieste dei loro ospiti e annunciano che a breve arriveranno due defibrillatori per garantire maggiore sicurezza. Quanto agli altri disservizi segnalati, i gestori del Tiber spiegano che non solo i turisti ma anche i residenti di Balze, dove manca anche una macelleria, sono costretti a dover fare a meno dello sportello bancomat.