Cesena, 4 settembre 2024 – Di nuovo all’opera gli autori della truffa dello specchietto. Ma stavolta è andata male per un uomo di 35 anni e una donna di di 29, denunciati dalla Polizia di Stato che ha sventato il raggiro ai danni di un 65enne.
Nei giorni scorsi lungo il tratto cesenate dell’A14, gli agenti della sottosezione della Polizia di Stato di Forlì, transitando sulla corsia nord, hanno visto due automobili ferme in una piazzola, con due uomini e una donna fuori dalle auto. Credendo che avessero dei problemi ai mezzi, gli agenti si sono fermati, ma la giovane donna li ha rassicurati dicendo che tutto era a posto e che sarebbero ripartiti subito.
Ma nel frattempo il 65enne si è avvicinato in uno stato di forte agitazione, con cento euro in mano, dicendo ai poliziotti che si era fermato perché i due soggetti lo avevano costretto ad accostare sostenendo che c’era stato un contatto fra le due auto, anche se in realtà lui non aveva sentito alcun rumore.
Gli agenti hanno capito che era in atto qualcosa di losco e hanno visionato l’esterno e l’interno delle due auto, notando sulla vettura del 65enne una riga nera e per terra alcuni colori a pastello. A quel punto è stato chiaro che era in atto l’ennesima ‘truffa dello specchietto’ (il segno nero sulla carrozzeria come prova del contatto fra auto) con la richiesta di soldi per il danno procurato.
Ma c’è dell’altro. I due truffatori avevano in auto, da cinque posti, quattro figli minori fra i 5 e i 10 anni senza i seggiolini obbligatori per legge. Gli agenti della pattuglia in perlustrazione sull’A14 hanno denunciato per tentata truffa aggravata la coppia, che è stata anche segnalata alla Procura per i minorenni perché erano in sei su un’auto da 5 posti, senza seggiolini per i piccoli.
Le ‘truffe dello specchietto’ sono ormai un classico lungo le strade. Recentemente un anziano di Savignano ha sentito un colpo fortissimo contro la propria auto, accertando poi che di trattava di un palla di pongo. Il truffatore è sceso dall’auto indossando un busto di gesso sopra la camicia, asserendo di essere appena uscito dall’ospedale dove glielo avevano fatto dopo un incidente.
Voleva 250 euro per lo specchietto rotto nel presunto ‘contatto’ tra le due auto. Ma l’uomo, capendo che si trattava di un tentativo di truffa, ha chiamato i carabinieri: il truffatore, vistosi scoperto, è ripartito a tutta velocità senza dare all’anziano la possibilità di prendere il numero di targa.