PAOLO MORELLI
Cronaca

Tragico litigio per gelosia, perizia medica decisiva

Oggi l’udienza preliminare, il giudice aveva respinto la richiesta di archiviazione disponendo una valutazione delle cause dell’asfissia di Rinelli

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di Paolo Morelli

Ci sarà battaglia tra consulenti medico-legali nell’udienza preliminare che si terrà oggi davanti al giudice del tribunale di Forlì, Maurizio Lubrano, nel procedimento contro Mirko Guerrini, accusato di omicidio preterintenzionale, cioè di aver causato la morte dei rivale in amore Antonio Rinelli, ma senza avere l’intento omicida, al termine di una lite avvenuta nella notte fra il 7 e l’8 aprile 2019 a San Mauro Mare.

La procura della Repubblica di Forlì, con un provvedimento firmato dal sostituto procuratore Sara Posa, aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sostenendo che Guerrini (difeso dagli avvocati Antonio Primani e Debora Guli) aveva agito per legittima difesa, ma il giudice ha accolto la richiesta degli avvocati Fabio Anselmo e Alessandra Pisa, che rappresentano i famigliari di Antonio Rinelli (il padre Pasquale, la madre Italia Luciano e il fratello Mauro) e ha deciso di approfondire le indagini incaricando il professor Giuseppe Fortuni di Bologna di accertare le circostanze che hanno portato alla morte di Rinelli. Oggi il Gup Maurizio Lubrano deciderà se rinviare a giudizio Mirko Guerrini per omicidio preterintenzionale (come chiedono i famigliari della vittima) o archiviare l’inchiesta.

Entrambe le parti hanno nominato un proprio consulente, ma la parola che avrà maggior peso davanti al giudice Maurizio Lubrano sarà quella del professor Fortuni che, a conclusione di una corposa relazione e dopo aver consultato le relazioni del medico legale del pubblico ministero e dei consulenti tecnici delle due parti, descrive come potrebbe essere avvenuta la morte per asfissia di Antonio Rinelli, svenuto dopo una manciata di secondi a causa della compressione dell’apparato vascolare e nervoso del collo provocata dal braccio del rivale che lo aveva preso da dietro. Quando Guerrini lo aveva cinto al collo, Rinelli gli aveva morso un dito, ma probabilmente aveva lasciato la presa al momento dello svenimento. La compressione del collo di Rinelli, invece, sarebbe continuata fino a causare la morte.

La colluttazione tra i ravennati Mirko Guerrini, 45 anni, e Antonio Rinelli, che aveva 46 anni, avvenne per motivi di gelosia nella notte tra il 7 e l’8 aprile 2019 in strada a San Mauro Mare, dove viveva la donna contesa fra i due uomini che si affontarono a mani nude per una ventina di minuti. Rinelli si presentò sotto casa della donna che era in compagnia di Mirko Guerrini e lo affrontò duramente. Guerrini ha sempre sostenuto di essersi solo difeso dall’aggressione di Antonio Rinelli, che però alla fine morì.