ALBERTO BIONDI
Cronaca

Tour de France, migliaia di tifosi sul Barbotto: “Un evento unico nella vita”

Pantani venerato e acclamato da tutti.La prima cittadina di Mercato Saraceno: “Siamo orgogliosi che il Tour passi qui, il paese è pieno di ciclisti e appassionati”

Cesena, 29 giugno 2024 – L’attesa è finita, al Barbotto, località di Mercato Saraceno, il tifo è alle stelle quando passano i ciclisti ufficiali.

Già dalle prime luci dell’alba tifosi, appassionati e avventori della bicicletta si sono sistemati a lato ‘pista’ per attendere lo storico passaggio della 111esima edizione del Tour de France.

Tifosi al Passo del Barbotto aspettano il passaggio del Tour de France
Tifosi al Passo del Barbotto aspettano il passaggio del Tour de France

Salamella e birre ghiacciate, l’espressione sgardellare, che indica il rumore della griglia intenta a cuocere delle pietanze in un momento di convivialità, riassume alla perfezione l’atmosfera che si respira sul Barbotto. “Un evento del genere capita una volta nella vita” dice Marta, una tifosa. E poi Matteo, qui dalle 8 di mattina: “È un momento storico, il fatto che il Tour passi di qua unisce tutti, sono molto felice”. Insomma, momenti di emozione e commozione per le migliaia di persone che affollano i lati del tracciato e come dice Mario, di 65 anni: “Queste sono le terre di Pantani, nel ‘98 il pirata è riuscito in un’impresa titanica, tutti lo ricordano e nessuno lo deve dimenticare. E a proposito della ‘nuova’ generazione? Mario non ha dubbi - Sono fortissimi, i tempi sono cambiati ma lo spettacolo è assicurato”.

Un altro momento imperdibile è il passaggio della carovana pubblicitaria, un convoglio di mezzi che distribuisce gadget e memorabilia, ovviamente a tema Tour de France.

Il passaggio 

Tifo alle stelle per il passaggio dei corridori, al Barbotto circa 6.000 persone invadono le strade, tutti gli appassionati sono in visibilio e spronano i campioni a non mollare. Un inizio di salita non semplice, complice tra le cose il caldo.

I corridori sono piegati sulle proprie biciclette ma non demordono, cinque i fuggitivi: Jonas Abrahamsen, Ion Izagirre, Valentin Madouas, Frank Van Der Broek e Matej Mohoric.

La salita del Barbotto si presenta particolarmente ostica, lunga 5,5 km con una pendenza media del 6,9% copre un dislivello di 372 metri.

Da qui ora manca solo, si fa per dire, l’arrivo a Rimini. 80 km che separano il gruppo dall’arrivo di questa prima storica tappa.

Con il passaggio sul Barbotto, Jonas Abrahamsem diventa il leader virtuale della classifica del Gran Premio della Montagna (GPM). Guida il gruppo, oltre ai fuggitivi, il team ‘UAE Emirates’, a inizio salita avevano accumulato un ritardo di circa 3 minuti e 25 secondi rispetto alle lepri. Non si può non rivolgere un ulteriore pensiero a Marco Pantani, il campione infatti è venerato e acclamato da tutto il pubblico, come se corresse oggi.

La sindaca di Mercato Saraceno: “Grande entusiasmo”

“E’ un momento di grande commozione. Il fatto che il Tour de France passi di qua ci riempie di orgoglio. Il fatto che Marco Pantani si allenasse proprio sul Barbotto non può che impreziosire ulteriormente la giornata di oggi. C’è grandissimo entusiasmo, il paese è colmo di ciclisti, cosa che non può che farci piacere” spiega Monica Rossi, sindaca di Mercato Saraceno.

Passaggio fondamentale anche per il settore turistico della zona: alberghi pieni, ristoranti al completo, musei con la fila e strade invase, in senso buono, da ciclisti. Un poker non indifferente.

Da segnalare l’iniziativa di ‘Valle Savio Bike Sound’, ‘DMC i Percorsi del Savio’ in collaborazione con l’unione dei Comuni che, negli scorsi giorni, ha permesso a tutti gli interessati, di poter essere ammessi all’area hospitality proprio nei pressi della sommità del colle.

Un punto panoramico in grado di far apprezzare al meglio la gara, oltre alle assolute bellezze della zona. “Che questo sia un punto di partenza per qualificare Mercato Saraceno e la valle del Savio a livello mondiale”, conclude poi la sindaca.

Il colle del Barbotto ha un posto speciale nel cuore degli abitanti della zona, qui infatti, data la difficoltà e pendenza del percorso, il Pirata Pantani amava allenarsi.