L’immobiliarista di Cesenatico Vittorio Tosi, 82 anni (foto), è stato condannato a un anno di reclusione e 500 euro di multa per truffa dai giudici della Corte d’appello di Bologna che hanno ribaltato la sentenza con la quale il Tribunale di Forlì lo aveva assolto nell’ottobre dello scorso anno. La vicenda è quella dell’ ex Albergo Riviera di via Del Porto a Cesenatico, per la quale Tosi era già stato condannato per lottizzazione abusiva: una società di Tosi aveva acquisito l’albergo collocato in una posizione strategica, ma ormai fatiscente (era un vero pugno in un occhio per l’immagine turistica di Cesenatico), e l’aveva ristrutturato ricavandone 23 appartamenti di alto livello, classificandoli come case vacanza, e poi li aveva venduti. Ma nel 2018, a seguito di indagini della Forestale, venne aperto un procedimento penale per lottizzazione abusiva, l’albergo fu sequestrato e tale rimane anche ora: se le condanne diventeranno definitive, l’immobile sarà confiscato e passerà al Comune. Le difese degli imputati puntavano le loro carte su una legistazione contorta, con norme comunali e regionali non armonizzate e con buchi che avevano consentito la suddivisione in unità abitative a sé stanti, ma non sono state ascoltate.
Le questioni giudiziarie si intersecano: alcuni acquirenti accusarono Tosi di averli truffati per avergli venduto gli appartamenti senza avvisarli delle irregolarità per le quali era già stato aperto un procedimento penale con perquisizioni; nacquero due procedimenti penali di primo grado che poi furono riuniti e nell’ottobre dell’anno scorso Tosi fu assolto dall’accusa di truffa. Ma la Procura della Repubblica fece ricorso insieme agli acquirenti di sette appartamenti (rappresentati dagli avvocati Fabio Nicolicchia e Luca Mazzanti) e i giudici d’appello hanno riconosciuto la responsabilità di Tosi che, oltre alla reclusione e alla multa, è stato condannato anche a risarcire le sette parti civili (Laura Pepoli, Marialetizia Pepoli, Vanessa Pepoli, Enzo Montagliani e Sandra Versari, Sonia Iuorio, Alessandra Rabitti e Vincenzo Gotti) con 50.000 euro a testa da versare immediatamente insieme alle spese legali (4.000 euro a testa), rimandando la quantificazione definitiva del danno a un successivo processo civile. La sentenza non è definitiva ci potrà essere il ricorso in Cassazione.
Anche il processo per lottizzazione abusiva è giunto al secondo grado di giudizio: il procuratore generale ha chiesto la conferma delle condanne per Vittorio Tosi, difeso dagli avvocati Antonio Carullo e Nicola Mazzacuva (sei mesi di arresto e 30.000 euro di ammenda) e il notaio Maria Chiara Scardovi (difesa dall’avvocato Marco Martines) che redasse gli atti di compravendita (15 giorni di arresto e 15.400 euro di ammenda), ma ha sollecitato l’assoluzione degli undici acquirenti (alcuni dei quali non sono riusciti a trascorrere un solo giorno nell’abitazione acquistata) che in primo grado erano stati condannati alla stessa pena del notaio. La sentenza è prevista il 20 febbraio 2025.