LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Cesena, tifosi già sul Barbotto: freme l’attesa per il Tour nel ricordo di Pantani

Chi in camper, chi col furgone e chi in tenda: i primi appassionati di ciclismo sono già arrivati tra i tornanti nel Comune di Mercato Saraceno. Il sostenitore storico Bianco Santi: “Marco lo merita, in suo onore abbiamo pensato a una vera e propria festa”

Cesena, 27 giugno 2024 – I primi sono già arrivati. Coi camper, coi furgoni, con le tende e con un entusiasmo che solo chi ha il ciclismo nell’anima può comprendere.

Strade chiuse per il Tour de France a Cesena

Tour de France, i tifosi di Pantani riempiono già la salita del Barbotto prima dell'arrivo della corsa: l'omaggio al Pirata (Foto Ravaglia)
Tour de France, i tifosi di Pantani riempiono già la salita del Barbotto prima dell'arrivo della corsa: l'omaggio al Pirata (Foto Ravaglia)

Il Tour de France scalerà i tornanti del Barbotto, nel Comune di Mercato Saraceno, sabato 29 giugno, ma già la mattina del 27 c’è chi si è piazzato per prendere il posto, promettendo di restare fino a sabato sera, per poi partire e puntare direttamente al lungomare di Cesenatico, dove la carovana ciclistica ripartirà il giorno successivo.

Chi è già lì, è lì per Marco Pantani. Sono i tifosi di sempre, quelli storici, del club di Borello e di Cesenatico, che si sono ‘divisi’ i tornanti e si sono messi all’opera, coi secchi di vernice e gli striscioni. Senza dimenticare i gazebo sotto ai quali verranno collocate griglie e frigoriferi. Sarà una festa. Una festa colorata di giallo e pensata per rendere omaggio al ‘Pirata’, che qui sul Barbotto era di casa.

L’omaggio a Pantani

“Rendiamo omaggio a Marco”. Chi parla è un personaggio che da solo vale la storia. Si chiama Bianco. Bianco Santi o De Santi, uno di quei cognomi che se non sei romagnolo, pensi a un errore sulla tastiera del computer della redazione o, peggio, dell’ufficio anagrafe del Comune.

Bianco è un veterano, seguiva Pantani da quando Marco era un ragazzino alle prese con le prime pedalate nei gruppi giovanili. E se ne innamorò subito. Lo ha seguito col club di Borello in lungo e in largo sulle strade del Giro e della Grande Boucle. Ha vissuto i trionfi e le pagine cupe. C’è sempre stato. E continua ad esserci.

“Marco lo merita, eccome. E in suo onore abbiamo pensato a una vera e propria festa. Ci siamo piazzati all’interno dell’ampio spazio verde che si affaccia su un punto spettacolare del percorso e abbiamo collocato una specie di ‘villaggio’, con tanto di panche e striscioni. Ce la godremo per tutto il giorno, perché se anche il passaggio dei ciclisti si esaurisce in una manciata di minuti, il bello è tutto quello che c’è attorno, l’atmosfera, la voglia di stare insieme, l’amicizia. Saremo oltre cento, verranno a trovarci amici da tutta Italia e dall’estero”.

Lo stesso spirito si respira a qualche tornante di distanza, nell’ultimo strappo della salita del Barbotto, quello più duro. Qui l’età scende, ci sono i quaranta-cinquantenni, quelli che ai tempi del Pirata erano ragazzi, quasi suoi coetanei. I miti non si dimenticano, perché il tempo non li annacqua. C’è chi dipinge le scritte sull’asfalto, chi colloca gigantografie. Si suda e si ride. Ci si prende una pausa e si assapora il momento. “Abbiamo la tenda!”. Se la ridono con lo spirito di chi, altro che le vacanze al mare… Staranno qui fino a sabato sera e poi anche loro correranno a Cesenatico. Pacchetto completo, a costi ridottissimi e divertimento assicurato.

Benvenuti in Romagna, dove il Tour de France segnerà una pagina di storia del territorio. Negli stessi momenti in cui la Romagna segnerà una pagina nella storia del Tour de France.