
Molti bar e ristoranti in centro e periferia ricorrono all’occupazione di suolo pubblico
Gli aumenti delle tariffe fatti scattare dall’amministrazione comunale riguarderanno per il 2025 anche la tassa di occupazione del suolo pubblico, la cui gratuità fu una leva importante per avviare la ripresa al tempo del Covid. Con la conclusione della fase di emergenza per la pandemia a partire dal 1° luglio 2022 a Cesena i pubblici esercizi tornarono a pagare il canone di occupazione del suolo pubblico. Precedentemente l’amministrazione comunale aveva concesso il suolo pubblico gratuito alle attività economiche per consentire un ampliamento degli spazi a disposizione visti i divieti negli spazi chiusi.
Dopo la sospensione del pagamento per due anni ai pubblici esercizi venne nuovamente richiesto il pagamento del canone calcolato sulla base dei metri quadrati effettivamente occupati. In centro storico – dove viene fissata la tariffa più alta rispetto ai quartieri più periferici – la tariffa massima giornaliera scese da 0,42 euro giornalieri del 2019 a 0,2 euro al metro quadro nel 2022.
L’amministrazione comunale ha mantenuto in vigore la tariffa dei 0,20 centesimi al metro fino al 2024, ma quest’anno ha presentato alle organizzazioni di categoria con le quali si rapporta e che siedono accanto a lei nel tavolo di confronto ’In Cesena’ (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna) l’aumento da 0,20 centesimi a 0,36%, messo già a bilancio nel dicembre scorso. Si è aperto un confronto non breve e piuttosto complesso al termine del quale la trattativa ha prodotto un ridimensionamento dell’incremento a 0,25 centesimi al giorno per metro quadrato, vale dire 5 centesimi in più rispetto al precedente. Occorrerà però procedere la variazione di bilancio a maggio.
Le organizzazioni economiche, da quello che trapela, hanno apprezzato l’attenzione e la disponibilità dell’assessore allo sviluppo economico Lorenzo Plumari, al quale peraltro hanno ribadito la contrarietà ad ogni aumento della pressione fiscale considerato irricevibile, ancor più in un momento delicato come quello attuale, in cui le attività economiche hanno bisogno di sostegno e non di oneri aggiuntivi.
Con l’applicazione della nuova tariffa di 0,25 centesimi di euro al metro quadro, un esercizio che occupa 50 metri di spazio pubblico, per fare un esempio, pagherà 12,5 euro al giorno, pari a oltre 375 euro al mese.