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Studenti volontari e loro compagni disabili: ecco ‘Il filo dell’amicizia’

Promuovere una socialità inclusiva tra gli studenti delle scuole superiori, che per un anno si impegnano a creare e a consolidare un’amicizia con i loro compagni con disabilità. È l’obiettivo del progetto ‘Il Filo dell’Amicizia’ promosso dalla Cooperativa Onlus Cisa e sostenuto dalla Fondazione Romagna Solidale e dal gruppo Amadori. Il progetto è nato lo scorso anno all’interno di alcuni istituti, con il GaribaldiDa Vinci come capofila.

"Il progetto – commenta Monika Piscaglia, psicologa e presidente Cisa – parte dalla volontà di tenere vivo un forte spirito cooperativo che lo scorso anno ha dato vita a un legame fra giovani, studenti e ragazzi con disabilità a rischio di isolamento, che hanno vissuto l’esperienza di un rapporto di amicizia fondato sulla solidarietà e volto all’inclusione sociale".

Cisa ha raccolto lo stimolo lanciato da venti giovani desiderosi di vivere nuove esperienze di socialità, con un’inclusione fatta di condivisione, confidenze e supporto reciproco. Ne è nata una forma di tutoraggio che punta al benessere e lo sviluppo di tutti i partecipanti, anche a seguito della pandemia.

Tre i progetti che rientrano in questa iniziativa: ‘Il Filo dell’Amicizia’, un incontro settimanale o quindicinale fra ragazzi con disabilità e studenti e la figura di un tutor; ‘Il Filo delle Parole’, che raccoglie sviluppa nell’anno un libro composto da tavole illustrate da un ragazzo con disabilità verbali; ‘Il Filo dello Sguardo’, laboratorio di integrazione dei linguaggi artistici teatrali e video, che terminerà con la produzione di un video.