Strage di Bologna, testimoni in classe a raccontare l’orrore

Strage di Bologna,  testimoni in classe a raccontare l’orrore

Strage di Bologna, testimoni in classe a raccontare l’orrore

La strage della stazione Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti e 200 feriti) è entrata in classe con la forza dirompente dei testimoni in un progetto del plesso di Calisese della scuola secondaria di primo grado ’Pascoli’. Si intitola ’La staffetta della memoria’ ed è stato condotto da un gruppo di insegnanti per sensibilizzare gli studenti delle classi 3G, 3H e 3 M su uno degli episodi più tragici della stragismo che negli anni ’70 Settanta e Ottanta attentò alla sicurezza dello Stato.

Nella sala della Pace del quartiere Valle del Rubicone, alcuni testimoni hanno condiviso con gli studenti la tragedia con cui finirono per venire a contatto. I professori Paola Paduano, Michela Rubano, Cristina Cordoni, Giampiero Campana e Agostino Franciosi hanno dato lettura dei testi in cui gli allievi hanno provato a immaginare come avrebbe potuto svolgersi l’esistenza delle vittime se non si fossero trovare alla stazione di Bologna quel giorno. Gli studenti hanno raccolto inoltre le testimonianze di persone cesenati sui ricordi relativi al giorno della strage e gli elaborati sono stati raccolti in una pregevole pubblicazione donata ai testimoni invitati.

"Una nonna di un nostro studente - i docenti si riallacciano alla genesi del progetto - ci ha scritto per ringraziarci di aver approfondito in classe l’argomento della strage del 2 agosto ed è sorta in noi la volontà di organizzare un percorso che partisse dai testimoni diretti. Abbiamo pertanto coinvolto Miriam Ridolfi, ex assessore al decentramento e ai servizi demografici di Bologna e si occupò dei soccorsi alla stazione di Bologna e, Alessandro Viglietti, ex capostazione, testimone diretto della strage, il quale promuove ogni anno un memorial calcistico in onore delle vittime con le forze che furono coinvolte nei soccorsi: ferrovieri, vigili del fuoco, tassisti e personale del Comune di Bologna. L’interazione fra studenti e testimoni ha costituito un vicendevole arricchimento e un percorso di didattica della storia realmente formativo".

Andrea Alessandrini