di Andrea Alessandrini
Dopo quasi tre mesi (da quando i contagi si sono allargati a macchia d’olio tra bambini e adolescenti) di imperante burocrazia sanitaria con un protocollo da rispettare che sta mettendo a dura prova le scuole, i dirigenti i salutano quasi tutti con favore le nuove regole annunciate dal Governo, in attesa che vengano messe nero su bianco.
Il motivo è semplice: semplificheranno la situazione rendendo più praticabile il campo. Nei giorni scorsi l’associazione provinciale di presidi Asa-Foce, presieduta dalla dirigente del liceo linguistico ’Alpi’ di Cesena Valentina Biguzzi, ha inviato una lettera a Prefetto, presidente della Provincia, sindaci e dirigente dell’ufficio scolastico provinciale in cui è stata condivisa una marea di difficoltà nel far fronte all’ondata di positivi che ha falcidiato le superiori.
La situazione è ancora ingarbugliata con un’ipertrofica serie di regole per nidi e materne, elementari, medie e superiori: centinaia di classe sono in dad, per lo più mista con le lezioni in presenza, ma il premier Draghi ha annunciato una svolta: lo stop alla quarantena e alla dad per gli studenti vaccinati e didattica a distanza ridotta a cinque giorni per i non vaccinati.
Resta esclusa la fascia 0-6 anni, in cui non è autorizzata vaccinazione: in nidi e scuole d’infanzia le attività saranno sospese e tutti i bimbi rimarranno a casa quando in classe ci sono cinque o più positivi, e non più solo uno come avviene oggi". Un clima di maggiore fiducia si sta diffondendo, specie alle superiori, anche grazie all’annuncio dell’imminente ordinanza che prevederà il ripristino dell’esame di maturità con due scritti e l’orale.
"Che il protocollo sulla didattica distanza andasse semplificato era evidente - afferma Simonetta Bini, dirigente del liceo classico Monti – : così è complesso per le scuole che devono applicarlo e per le famiglie che faticano a comprenderlo. Concordo pertanto sul fatto di abbreviare la dad e di favorire la presenza. Sull’esame di stato osservo che arrivano alla prova finale studenti che negli ultimi due anni e mezzo hanno fatto il secondo quadrimestre durante il primo lockdown in dad, l’anno scorso sono stati in presenza solo in parte e in differenti percentuali, e anche quest’anno si stanno barcamenando tra autosorveglianza, Dad mascherina sempre. Comprendo il desiderio di tornare alla normalità, ma avrei agito per gradi, introducendo per il momento il primo scritto".
"Per quanto al momento è noto – aggiunge Lorenza Prati, dirigente del liceo scientifico Righi – , le nuove regole sulla dad semplificheranno la gestione e accorceranno i tempi di scuola a distanza e sono quindi accolte molto favorevolmente. Per l’esame di stato attendiamo l’ufficialità: il ritorno degli scritti di cui si parla è valutato positivamente da parte degli insegnanti e, a nostro parere, permetterà di valorizzare il percorso di crescita e le competenze degli studenti".
Le modifiche che liberano gli studenti vaccinati dalla dad e dalla quarantene nonsoddisfano invece Luciana Cino, dirigente dell’Agrario-Geometri.
"Non condivido la distinzione – afferma – tra coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni (o che sono guariti da meno di 120 giorni oppure che hanno effettuato la dose di richiamo) e i non vaccinati o semplicemente coloro che, pur vaccinati con il ciclo primario, lo abbiano effettuato da più di 120 giorni. La scuola è per tutti. Con la didattica mista non si offre un buon servizio né a chi sta a casa né a chi sta a scuola. Come fa il docente a seguire in modo ugualmente accurato i due gruppi che si trovano in condizioni completamente diverse? Ha più senso allora la dad per tutti, se viene ritenuta necessaria". "Per quanto riguarda l’esame di stato - aggiunge la preside di Agrario-Geometri – la soluzione che preferisco in assoluto è quella delle prove nazionali, ma sono d’accordo di reintrodurre gli scritti".
"Aspetto di pronunciarmi dichiara il dirigente dell’Ite Serra Paolo Valli –, perché ci sono ancora elementi da definire prima di vedere il provvedimento in Gazzetta Ufficiale: in ogni caso una semplificazione delle procedure non che può essere bene accolta dal momento che fino ad oggi abbiamo avuto un protocollo assolutamente impraticabile. Mi auguro che residue incongruenze vengano rimosse nella stesura definitiva. Quanto all’esame di stato, si profilano le due prove scritte insieme all’orale, ma il testo con l’ordinanza è all’esame del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione e vedremo se ci saranno rettifiche rispetto alla prima stesura. Ma la previsione ormai certa è che l’esame torni ad esser quello che deve essere".