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Squadre a confronto: il Pisa vede di più la porta

Il confronto tra Pisa e Cesena in campo di calcio rivela numeri contrastanti ma equilibrati, sia nella storia che nel presente. Le statistiche mostrano differenze nell'attacco e nella difesa, ma entrambe le squadre promettono uno spettacolo avvincente.

Il tecnico del Pisa Filippo Inzaghi

Il tecnico del Pisa Filippo Inzaghi

I freddi numeri, applicati al calcio, possono essere diametralmente opposti oppure vicinissimi. Nel caso di Pisa e Cesena sono, incredibilmente, entrambi. Sì, perché la matematica delle due formazioni, separate da quattro punti e altrettante posizioni in classifica, si può leggere in entrambe le direzioni. Quella fra bianconeri e nerazzurri è infatti uno degli scontri più giocati dal Cavalluccio, che ha incrociato i tacchetti con i pisani per ben 53 volte, l’ultima lo scorso 25 settembre, con la vittoria nei sedicesimi di finale di Coppa Italia e il conseguente passaggio del turno di Mignani e i suoi ragazzi.

Il bilancio totale parla di 16 vittorie del Cesena, 15 pareggi e 22 successi pisani, che significa il 41% di vittorie dei nerazzurri. Percentuale che lievita fino al 63% se si considerano solo le partite giocate all’Arena Garibaldi. Ma questa è storia, e come tale è passata.

I numeri del presente sono altri e, escludendo il gol di Celia e il successo in Coppa, non sono così negativi come la classifica invece dice. Per quel che riguarda l’attacco, i numeri sono molto simili: i gol segnati sono 12 per il Cesena e 14 per il Pisa, così come quelli subiti (9 a 8). Una leggera differenza si nota solamente nella media gol (con il Pisa che è in vantaggio 2 a 1,7) e nei tiri in porta a partita (6,7 a 4,2 in favore del Cesena). Identico il numero di grandi opportunità per partita (2,7) e le grandi opportunità mancate (1,4 per il Cavalluccio e 1,5 per i pisani). Discorso diverso invece per i numeri della difesa: i bianconeri hanno tenuto la porta inviolata due volte, i pisani una sola. Il recupero palla è nettamente a favore del Cavalluccio (10 a 7,3) così come il numero dei takle (18,2 a 16,4) e dei salvataggi per partita (28,7 a 17,3) che i pisani sono costretti a fare per recuperare il pallone. Tornano ad essere quasi appaiati invece i numeri dei contrasti vinti a partita: il Cesena è a quota 48,3 (con il 48,6% di contrasti vinti) e il Pisa a quota 55 (con il 52% dei contrasti vinti). Nel passaggio e nel palleggio invece i numeri premiano il Cavalluccio, e pure di parecchio. Il possesso palla vede una forbice di 10 punti percentuale (48% per il Cesena, 39% per il Pisa), così come la percentuale della precisione dei passaggi è nettamente migliore quella del Cesena.

Bastoni e compagni infatti viaggiano a una media di 343 passaggi compiuti a partita (oltre l’82%), mentre i ragazzi di Inzaghi sono a quota 224 (il 73% circa a partita). I bianconeri hanno anche una maggior precisione nei lanci lunghi, utilissimi ad innescare la velocità dei tenori in attacco. Le palle lunghe precise del Cesena sono 17 a partita (media del 46%), quelle del Pisa sono 15 a partita (media del 40%). Insomma, due squadre con numeri sia molto simili che diametralmente opposti e che, domani, scenderanno in campo l’una contro l’altra. Difficile pronosticarne l’esito o il risultato, facile invece dire che vedremo un bello spettacolo.

Enrico Magnani