Dallo sport di base agli agenti di commercio, il caro energia e la stangata dei carburanti mettono in estrema difficoltà tutte le categorie, economiche e sociali. I principali enti di promozione sportiva tra cui l’Aics, presieduta dal forlivese Bruno Molea, hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Mario Draghi in cui chiedono aiuti urgenti a difesa del movimento sportivo di base. "Il comparto dello sport – scrivono i presidenti di otto enti di promozione – ha subito un durissimo colpo in questi due anni, ora l’aumento spropositato del costo dell’energia sta mettendo in ginocchio questa grande infrastruttura sociale ed ha già fatto registrare molte chiusure di tante realtà". Sta per cedere "un’intera filiera dell’economia sociale del Paese che comprende le tante piccole e grandi esperienze associative", sostengono Aics e le altre associazioni, che chiedono "aiuti urgenti".
È il rincaro dei costi del carburanti ad affliggere gli agenti di commercio, costretti a muoversi per lavoro. "L’incremento dei costi è del 30%. Salgono anche i ricavi, ma è una crescita fittizia derivata dall’inflazione. In realtà – dice Cesare Borghini, presidente di Fnaarc Forlì, la Federazione aderente a Confcommercio – i nostri margini si assottigliano per la diminuzione delle vendite e la concorrenza dell’online". Il presidente sollecita subito interventi per agenti e rappresentanti di commercio: "Va ridotto il costo del carburante anche agendo sulle accise. I costi di trasporto stanno subendo forti rialzi e sono la voce di spesa più importante nel bilancio".