REDAZIONE CESENA

Spaccio di droga, il parrucchiere Fabrizio Cresi patteggia tre anni

Otto patteggiamenti, otto condanne in abbreviato, tre a dibattimento e tre assoluzioni. Eccolo il conto del gup Maria Cristina Sarli per quel "fiorente e organizzato narcotraffico" rimpinguato costantemente da "circuiti criminali calabresi e albanesi". Cocaina, soprattutto, che arrivava a chili e veniva riversata su parte della città, a partire dalla Barca. Ventidue gli imputati finiti nelle rete della Dda nel maxi blitz di gennaio e che portò all’arresto di 11 persone, mentre per altri sei scattò l’obbligo di dimora. Il primo nome della lista, "tra i principali protagonisti", come lo definì negli atti il pm Roberto Ceroni, è Enzo Guermandi, difeso dall’avvocato Stefano Bordoni, condannato in abbreviato a 2 anni (contro i 3 e 8 richiesti), che con la continuazione (5 anni precedenti) diventano in totale 7. Condanna in abbreviato anche per Ala Abidi, il tunisino stangato a otto anni la primavera scorsa per il tentato omicidio del marocchino Anas K., cui sparò al Pilastro. Abidi venne arrestato con due chili di droga quando l’indagine era ormai alla conclusione e per quei fatti è già stato condannato a 4 anni e 8 mesi. Il gup, riconoscendo anche per lui la continuazione, lo ha condannato ad altri 3 anni, per un complessivo di 7 anni e 8 mesi. Tre anni patteggiati anche per il cesenate Fabrizio Cresi (avvocato Donata Malmusi), il parrucchiere già condannato in primo grado nel processo sui festini a base di sesso e cocaina di ’Villa Inferno’. Un anno in meno invece per Alessandro Pagani, vigile urbano, con pena sospesa.