Sogni e scontri della Generazione Settanta nell’incontro con Gotor

Domani lo storico presenta il suo ultimo saggio sul decennio più lungo del secolo breve tra stragismo, contestazioni e femminismo

Sogni e scontri della Generazione Settanta nell’incontro con Gotor

Sogni e scontri della Generazione Settanta nell’incontro con Gotor

Viaggio negli anni Settanta con lo storico Miguel Gotor che domani alle 17 nella sala lignea della Malatestiana presenterà il suo ultimo libro ’Generazione Settanta’ (Einaudi, 2022). A dialogare con l’autore, Daniele Gualdi, consigliere dell’associazione Amici della Biblioteca Malatestiana, che ha organizzato l’evento, ad ingresso libero, insieme alla libreria Ubik di Cesena. Gotor è docente di storia moderna all’Università Tor Vergata, autore di numerose pubblicazioni, fra cui ’Il memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere italiano’ e ’L’Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon’ e ha curato le ’Lettere dalla prigionia’ di Aldo Moro (premio Viareggio per la saggistica 2008) e la raccolta di scritti di Berlinguer ’La passione non è finita’. Attualmente è Assessore alla cultura del Comune di Roma, ed è stato consulente per la serie tv della Rai ’Esterno Notte’ di Marco Bellocchio.

L’ultimo saggio, ’Generazione Settanta’, ripercorre uno dei periodi più importanti della storia italiana del dopoguerra in modo puntuale e documentato. L’analisi sul decennio più lungo del secolo breve parte dal 1966 con gli ’angeli del fango’ che accorrono a Firenze invasa dall’Arno e termina nel 1982 con il trionfo ai mondiali di calcio. Tra i due grandi eventi, una storia piena di speranze e di violenza in cui l’Italia, condizionata dal contesto internazionale, vive trasformazioni profonde all’inseguimento di una complicata modernizzazione. Un decennio turbinoso in cui si mischiano contestazione giovanile e operaia, strategia della tensione, stragismo e lotta armata, solidarietà nazionale, movimento del Settantasette e femminismo fino al tramonto della guerra fredda.