’Volevo solo fare la calciatrice. Storia di una donna che ha cambiato le regole del gioco’, è il titolo del libro scritto da Alice Pignagnoli e pubblicato da Minerva Edizioni, che sarà presentato al Noi Lounge Music Club di Cesenatico oggi alle 17.30. In questo lavoro Alice racconta la sua vita, la sua passione, il suo sogno, fatto di sudore e sacrificio, non solo di successo. È soprattutto la storia di sconfitte e fallimenti e di come a fare la differenza sia sempre il modo in cui si riesce a reagire sul campo. In un percorso di crescita emotiva e fisica, attraverso le insidie che la nostra società ha preparato per le bambine che non hanno aspettative conformabili, passando per innumerevoli città, persone, usi e costumi, sfide e difficoltà, Alice Pignagnoli, oggi calciatrice, ha scoperto come e a che prezzo realizzare tutti i suoi desideri, anche quelli che non aveva immaginato, come diventare donna, moglie e madre. Alice era una bambina vivace e curiosa, che sognava di diventare calciatore. Sì, perché le bambine, a metà degli anni Novanta, in Italia ancora non potevano giocare a calcio. Glielo dicono tutti, glielo impongono i genitori, ma come Alice stessa ricorda, da qualche parte le femmine giocavano a calcio e lo facevano come i maschi, con gol in acrobazia, colpi pregiati, magliette con i numeri e scudetti cuciti sul petto. "Nessuna di loro si era sentita ’sbagliata’ - dice l’autrice -, nel correre dietro a un pallone e io non dovevo mollare. A quel punto ero disposta anche a essere ’Alicio’, a scontrarmi con la famiglia, a scegliere la scuola per la squadra di istituto, a lasciare casa per un ingaggio modestissimo, pur di coronare il mio sogno".
L’autrice ha conquistato le prime pagine dei quotidiani nel 2020, quando il suo club le ha rinnovato il contratto al settimo mese di gravidanza, con un rientro in campo 100 giorni dopo il parto cesareo. Poteva essere una storia a lieto fine, ma non è stato proprio così, perchè alla notizia della seconda gravidanza, la società calcistica ha deciso di interrompere il pagamento degli emolumenti, disconoscendo il lavoro e gli sforzi in cui Alice si era profusa, a conferma che ancora oggi assistiamo a gravi discriminazioni quando si tratta di donne e sport; i passi da compiere per la parificazione dei diritti sono ancora tanti.
Alice Pignagnoli, originaria di Reggio Emilia, oggi ha 35 anni, si è laureata alla Iulm di Milano con una tesi sulla rappresentazione della donna nei media con il voto finale di 110 ed in carriera ha disputato ben 250 partite in serie A e in serie B, arrivando ad essere una delle migliori donne portiere di calcio. La prefazione del suo libro è scritta da Laura Giuliani, portiere del Milan e della nazionale italiana. Giacomo Mascellani