REDAZIONE CESENA

Sogliano Ambiente, bocciata la convertibilità

No della minoranza alla modifica statutaria della società partecipata "Mette a rischio le quote del Comune, permette l’ingresso di nuovi soci".

I consiglieri di minoranza Marzia Pieraccini, Fabio Monti, Caterina Gattamorta

I consiglieri di minoranza Marzia Pieraccini, Fabio Monti, Caterina Gattamorta

A Sogliano, l’amministrazione comunale ha portato in consiglio le modifiche statutarie della società partecipata Sogliano Ambiente Spa. Il gruppo di minoranza ’Insieme per Sogliano al Rubicone’ è intervenuto in maniera risoluta per chiedere la revoca a una modifica considerata insidiosa. Dicono Marzia Pieraccini, Fabio Monti, Caterina Gattamorta, i tre consiglieri di minoranza: "E’ stato un consiglio comunale corposo quello di chiusura dell’anno 2024 per l’Amministrazione di Sogliano. Tra i vari punti, uno ci ha messo in forte allarme, riguarda la società partecipata Sogliano Ambiente Spa, di cui il Comune è detentore dell’80% delle azioni e da cui dipende finanziariamente per quasi la totalità dei suoi interventi di crescita e stabilità nelle politiche sociali, culturali e amministrative".

A fare intervenire in maniera risoluta e contraria tutto il gruppo di minoranza, attraverso il consigliere Fabio Monti: "E’ stata la modifica all’articolo 6 ’azioni e obbligazioni’, che nel precedente statuto, erano contemplate solo nella forma di non convertibilità. Ora veniva lasciato posto anche all’acquisizione di un debito, un’obbligazione di fatto è un titolo di debito, di natura convertibile. A un neofita questo cambiamento potrebbe sembrare poca cosa ma in questa maniera ci si espone a un rischio altissimo: nel momento in cui la società decidesse di emettere un titolo obbligazionale per crescere, il creditore, avrebbe la facoltà di non attendere la chiusura del debito, ma di trasformarlo, grazie alla sua natura di convertibilità, in azioni acquisibili da un esterno, che di fatto diventerebbe un nuovo socio. In maniera incauta, pericolosa e superficiale, questa modifica all’articolo 6, avrebbe aperto la possibilità di entrata a un nuovo socio, non scelto dall’Amministrazione e, di conseguenza, anche a un abbassamento delle quota del Comune, che, nel caso peggiore, avrebbe potuto anche perdere il proprio status di socio di maggioranza".

I consiglieri di minoranza dicono che una volta capito davvero il rischio di questa imprudenza, anche la maggioranza ha appoggiato le loro contrarietà, mettendo subito al voto, unanime, la modifica alla convertibilità obbligazionale e il ritorno quindi, alla sola obbligazione non convertibile. Aggiunge Fabio Monti: "Il Comune dipende in gran parte da questa società e ne deve tutelare il buon funzionamento. Ben vengano le modifiche che vanno verso un efficientamento, ma qui si tratta di un errore o una svista che poteva davvero costare caro alla cittadinanza e al futuro di Sogliano al Rubicone, per cui ringraziamo l’Amministrazione che alla fine ha ascoltato il nostro appello, oltre ad essere orgogliosi del lavoro fatto da noi consiglieri di minoranza".

Ermanno Pasolini