Lui non lo dice ma quello di venerdì sarà il suo ultimo incontro. A 45 anni Matteo Signani appenderà i guantoni al chiodo. E ai suoi fans dice: "Tutto potrebbe accadere. C’è sempre il precedente il Mike Tyson". Domani, al Seven Sporting Club di Savignano effettuerà il suo 43° incontro da professionista. Residente a Longiano, originario di Savignano, soprannominato ’Il Giaguaro’, Signani torna sul ring dopo un anno dall’ultimo incontro. Aveva perso il titolo europeo dei pesi medi Ebu a Londra, nel novembre 2023. Una sconfitta da tutti, media italiani e stranieri, definita scandalosa. Matteo Signani ha disputato 42 incontri da professionista, con un carnet di grande campione, fatto di 32 vittorie, 7 sconfitte e 3 pareggi. Il Giaguaro è sottocapo della Guardia costiera di Rimini, addetto alla sezione Polizia marittima. Dice: "La preparazione è andata benissimo o meglio, stava andando alla grande fino a che, a 12 giorni dal match, la Federazione pugilistica Italiana, ci ha comunicato che per motivi amministrativi, una postilla aggiunta pochi mesi fa per tutelare i pugili in Italia, che dopo un periodo superiore a un anno non effettui un combattimento, non puoi essere autorizzato a farlo, quindi non ci hanno danno l’autorizzazione a effettuare il match ufficiale con lo spagnolo Zakari. Sono stato sottoposto a tutte le visite mediche possibili per verificare l’effettivo stato di salute e sono risultato idoneo alla grande".
Sarebbe stato un incontro senza titolo in palio in vista poi di un match titolato prima di lasciare il pugilato, ma purtroppo non sarà così, venerdì farà un’esibizione in quattro riprese con un pugile professionista di Modena senza verdetto e senza validità per il record. La serata avrà inizio alle 20. Prima ci saranno 7 incontri fra i dilettanti della palestra Carabini Italica Boxe di Savignano e prima dei due match professionistici Matteo Signani farà questa esibizione come saluto a tutti gli amici che lo hanno sempre seguito e sostenuto. Il cruccio è che, nonostante titoli italiani ed europei, non ha mai trovato la strada per il mondiale. Conclude Signani: "Ringrazio il maestro Meo Gordini, il coach Fabrizio Gregori Del Vecchio, il preparatore Nicola Zignani, il trainer Riccardo Di Leonardo, il nutrizionista Andrea Del Seppia e tutto il resto di persone che mi hanno aiutato ad arrivare al top della forma. Venerdì sarà uno spettacolo per il pubblico e, se devo essere sincero, mi dispiace molto non potere combattere per il titolo". Un grande professionista trattato da principiante fino all’ultimo pugno.
Ermanno Pasolini