ANNAMARIA SENNI
Cronaca

"Sicurezza, i tagli del governo danneggiano i cesenati e la polizia"

Anche i repubblicani cesenati lanciano l’allarme sulle carenze del personale delle forze di polizia e puntano il dito sulle scelte...

Anche i repubblicani cesenati lanciano l’allarme sulle carenze del personale delle forze di polizia e puntano il dito sulle scelte del governo in tema di sicurezza. Il segretario della Consociazione del Pri Romano Fabbri imputa infatti alla destra di "macchinare politiche che invece di aiutare le amministrazioni locali ad arginare i problemi della sicurezza affondano il coltello nella piaga nei comuni governati dagli avversari politici. Solo così si può capire come sia pensabile il trasferimento del 112 sala operativa da Cesena a Forlì e la grave carenza di organico delle forze dell’ordine a Cesena".

Fabbri definisce allarmanti i dati sulla amncanza di 50 poliziotti in città, nonostante i ripetuti solleciti al Ministero dell’Interno le risorse richieste non arrivano. "La polizia – prosegue il segretario repubblicano – è dolosamente sotto organico con gravi ripercussioni sulla sicurezza degli abitanti e degli stessi operatori. In organico, al Commissariato di Cesena, ci sono 84 poliziotti, ne mancano almeno una venti. La stessa problematica di carenza di personale si vive anche al Caps di Cesena dove ci sono un centinaio di poliziotti e ne servirebbero almeno 25 in più. Nonostante le ripetute richieste al Ministero dell’Interno le risorse non arrivano. Va alzata l’attenzione sul tema sicurezza, non come mantra per accalappiare voti ma per attenuare la percezione crescente di insicurezza del cittadino e debellare la criminalità piccola e grande che sta crescendo in ogni area del Paese".

"Come se non bastasse, a livello nazionale il ‘patto di stabilità’ fissa un tetto massimo per i dipendenti pubblici, oltre al quale non si può andare. E il numero di dipendenti statali è già saturo. Per cui anche la polizia locale di Cesena è costretta a rimanere sotto organico. Sul versante vigili del fuoco la situazione è ancora più allarmante, il personale attualmente in servizio è di 233 unità invece delle 292 previste".

"Recentemente – conclude Romano Fabbri si fa strada l’idea della chiusura della centrale operativa del Commissariato, con le chiamate di emergenza che dovrebbero essere trasferite a Forlì. Sembra una idea perfetta per mettere in difficoltà il nostro territorio . Una idea che tende a esasperare il rischio sicurezza del cittadino. Un taglio imposto dal ministero che non aiuta chi ogni giorno vive il territorio e combatte per la sicurezza dei cittadini".