Sicurezza, giunta sotto tiro: "Problema trascurato"

Celletti e Sirotti Gaudenzi (Lega): "Ancora degrado nella zona del Cubo". Pascarella (F.Italia): "Stazione, serve presenza costante della Polizia locale".

Sicurezza, giunta sotto tiro: "Problema trascurato"

Sicurezza, giunta sotto tiro: "Problema trascurato"

La sicurezza continua a essere un tema fortemente divisivo tra le forze politiche. Forza Italia invoca una maggiore presenza delle forze dell’ordine nelle aree più sensibili e così Michele Pascarella (tra l’altro ex dirigente del Commissariato di Cesena) punta l’attenzione in particolare sull’area della stazione ferroviaria e indica tra le soluzioni "una presenza costante di personale della polizia locale, in particolare nelle ore serali e notturne almeno fino alle 23.00, orario in cui è previsto l’arrivo dell’ultimo treno che ferma in stazione".

I consiglieri comunali leghisti Antonella Celletti e Enrico Sirotti Gaudenzi chiamano in causa direttamente le istituzioni locali, ricordando che "da un decennio la Lega mette in guardia le amministrazioni cesenati a guida Pd a non trascurare o sottostimare un problema che sta divampando quasi in ogni città". I leghisti rivendicano il loro pragmatismo e affermano: "Cesena, purtroppo, non è più tranquilla e sicura come una volta: in questi ultimi cinque anni la situazione si è sistematicamente aggravata e la Giunta Lattuca non può declinarne le responsabilità. Noi della Lega abbiamo espresso le nostre preoccupazioni e avanzato proposte concrete. Gli slogan li abbiamo sentiti dall’amministrazione: lo testimoniano l’incuria e il mancato controllo in cui versa tuttora un’area sensibile come quella del ‘Cubo’, il cui sottostante parcheggio, già teatro negli ultimi anni di diversi episodi preoccupanti, è in uno stato di estremo degrado con siringhe abbandonate dopo l’uso, escrementi, immondizia, danni alla struttura". I leghisti richiamano gli amministratori locali al dovere di " collaborare e assumersi la responsabilità della sicurezza urbana. Ne hanno i mezzi e i modi. È evidente che il tema sicurezza rimane un tabù per la sinistra, nonostante sia prioritario per la grande maggioranza dei cittadini. Fingere che il problema non esista, come ha fatto la Giunta Lattuca, è stato deleterio per la città".

Argomenta di sicurezza anche Paolo Lucchi, ex sindaco e attualmente presidente di Legacoop Romagna, pur non entrando direttamente nella contesa politica elettorale. Il tema è quello del varo della nuova sede dei carabinieri. "Da qualche giorno è operativa la nuova caserma in via Andreucci, zona Montefiore – attacca Lucchi – La prima pietra fu posata il 12 giugno 2018, presenti le maggiori autorità dell’Arma, guidate dal comandante della Legione Carabinieri dell’Emilia–Romagna, generale di divisione Adolfo Fischione, con il prefetto di Forlì-Cesena Fulvio Rocco de Marinis, il vescovo della Diocesi di Cesena-Sarsina Douglas Regattieri, che ha benedetto il luogo, l’assessore all’urbanistica Orazio Moretti e la segretaria generale del Comune di Cesena Manuela Mei - entrambi protagonisti assoluti del percorso amministrativo -, l’amministratore delegato ed il Presidente di Cia-Conad Luca Panzavolta e Maurizio Pelliconi, poiché la caserma nasce grazie ad un intervento della cooperativa con sede a Forlì".

"Dopo le tante polemiche che precedettero l’intervento (nato, è bene ricordarlo, dopo una precisa scelta del Consiglio comunale di Cesena che, il 10 ottobre 2013, approvó una apposita delibera di indirizzo in materia di Sicurezza sul territorio, che si concentrava in particolare su videosorveglianza, caserme delle forze dell’ordine - Carabineri, appunto, ma anche Polizia di Stato e Polizia Municipale - e coordinamento fra le varie forze di polizia.), cui seguirono richieste di accesso agli atti, denunce, tutte archiviate, finalmente ci siamo.

Ci sono voluti 11 anni, dalla scelta del Consiglio comunale e 6 dopo l’apposizione della prima pietra, perché in Italia, quando si fanno le cose seriamente, funziona così – conclude Lucchi – Ma ora la Caserma è dei cesenati. Anche dei tanti che preannunciarono sventure".